La felicità è un sistema complesso

Scheda del Film

Titolo Originale
La felicità è un sistema complesso
Paese
 Italy
Casa di Produzione
ITC Movie, Pupkin Production, BIM Distribuzione, RAI
Regia
Gianni Zanasi
Producer
Rita Rognoni
Sceneggiatura
Ideatore
Cast
Valerio Mastandrea, Hadas Yaron, Giuseppe Battiston, Filippo De Carli, Camilla Martini, Maurizio Donadoni, Teco Celio, Daniele De Angelis, Maurizio Lastrico, Paolo Briguglia, Domenico Diele, Matteo Martari, Paola Calliari
Durata
1 h 57 min
Data di Uscita
26 Novembre 2015
Generi
Commedia, Drammatico
Budget
Revenue
Sinossi
Enrico Giusti (Valerio Mastandrea) avvicina per lavoro dirigenti totalmente incompetenti e irresponsabili che rischiano ogni volta di mandare in rovina le imprese che gestiscono. Lui li frequenta, gli diventa amico e infine li convince ad andarsene evitando così il fallimento delle aziende e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. E' il lavoro più strano e utile che potesse inventarsi e non sbaglia un colpo, mai. Ma una mattina un'auto cade in un lago e tutto cambia.

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Recensione

Cos'è - La felicità è un sistema complesso è una pellicola incentrata sulla figura di Enrico Giusti, un consulente aziendale con un compito piuttosto particolare: diventare amico dei giovani rampolli del mondo industriale, e convincerli a cedere i pacchetti di maggioranza delle loro aziende prima di condurle al disastro.

L'inatteso arrivo in casa della fidanzata abbandonata dal fratello, e un caso di eredità assai complesso sconvolgeranno una vita sinora piuttosto lineare, e manderanno in crisi tutte le sue fragili convinzioni.

Com'è - Questo film non restituisce certezze, determina personaggi "grigi" come le verità e i segreti che si portano dietro. Enrico svolge la sua mansione con una serie di dubbi interiori: da un lato è realmente convinto che la soluzione di far vendere le aziende ad anonimi fondi e "cordate" sia la migliore per garantire la loro sopravvivenza, a preservarle da quelle "cavallette" che hanno ereditato degli asset che non hanno contribuito a far nascere e crescere. D'altro canto, egli è assai diffidente di fronte alle azioni spregiudicate messe in campo dallo studio dove lavora, che portano a delle cessioni dolorose e a frequenti tagli di posti di lavoro.

Enrico vive nell'illusione di "usare" i propri capi per fare un po' di giustizia sociale, ma tenta disperatamente di curarsi le ferite di un passato famigliare travagliato cercando di non guardare quel che accade realmente. L'incontro con i giovani eredi Lievi, coscienziosi ed educati all'attenzione verso i dipendenti della loro azienda, lo manderà in crisi al pari del disfunzionale rapporto con la giovane israeliana Achrinoam, che lo aiuterà a esplicitare un lato umano che egli ha seppellito fin dalla "fuga" paterna, in un percorso di espiazione che non prevede sollievo.

Perché vederlo - La felicità è un sistema complesso è un'opera che dietro un'apparente lievità nasconde una complessità che va ben oltre il titolo ispirato. Il finale ci chiarisce una volta di più come l'idealismo delle belle parole si scontri con la realtà dei fatti. Mastandrea è pregevole nel portare sul grande schermo un personaggio tanto sfaccettato quanto normalizzato dietro una maschera a prima vista imperturbabile.

Perché non vederlo - Il punto debole del film è in una struttura narrativa fin troppo spezzettata e ricoperta da lunghi (lunghissimi) intermezzi musicali, orchestrati su una discreta colonna sonora composta dalla band romana de I Cani. Questa pellicola, inoltre, non fa per voi se cercate dei finali risoluti e definitivi.

Una battutaSono fiero del mio lavoro. Convinco dirigenti irresponsabili a mollare. Gente che al massimo può organizzare un torneo di Playstation....sono cavallette....io li faccio fuori

Locandina del Film ""
La felicità è un sistema complesso
Il Verdetto
"La Felicità è un sistema complesso" è un film che ha molte idee, forse pure troppe, ed è sorretto da un ottimo cast. Si tratta, in sintesi, di un originale, anche se non sempre riuscito, connubio tra commedia sociale italiana e virtuosismi filmici.
Il parere dei lettori0 Voti
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7

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