30 Agosto 2017

Scerbanenco e Milano

Scerbanenco e Milano

Scerbanenco e Milano

Da un paio di estati, per il mio compleanno mi viene regalato un libro di Giorgio Scerbanenco, uno dei padri storici del giallo/noir italiano. Le sue opere sono notevoli, e vanno ben oltre la semplice riuscita “di genere”. Scerbanenco, un italo-russo che non aveva nemmeno finito le scuole elementari, era un autore estremamente talentuoso nell’intrecciare trame pruriginose con personaggi di spessore, scavando nel sociale di un Italia post-boom, ancora molto perbenista e sul punto di divenire violenta.

La forza narrativa delle indagini di Duca Lamberti è priva di scalfiture, e regala episodi secchi, momenti drammatici, dialoghi tesi. Sarebbe bello poter leggere più spesso dei testi così diretti, privi di sofisticazioni e artificialità, anche in opere più recenti e celebrate. E’ come se la sovrastruttura culturale di un autore gli impedisca di narrare liberamente, sgravato da tesi preconcette che affogano la sua prosa.

Duca Lamberti è un poliziotto-medico radiato dall’Ordine per aver praticato l’eutanasia (un tema ancora caldissimo, guarda un po’) e che, grazie ai buoni uffici di un amico/collega del padre (Carrua) viene coinvolto in alcune investigazioni particolari. Lamberti è un personaggio che dissimula brillantemente il dissidio morale interiore che si porta dietro, e viene aiutato nelle indagini dalla compagna Livia, conosciuta al lavoro, e dall’agente Mascaranti.

Scerbanenco non ha tesi da dimostrare, ha “solo” una realtà da narrare. E la sua Milano Anni Sessanta, nebbiosa, più favorevole alle tenebre e alla solitudine che alla luce della convivialità, aderisce perfettamente con l’immaginario collettivo che lo stesso scrittore ha contribuito a creare. Di fronte alla potenza espressiva dei personaggi e dei luoghi presenti nei suoi libri, si arriva anche a perdonargli certe terminologie e costumi allora in voga ma oramai desueti (ad esempio un certo strisciante disprezzo che trapela verso gli omosessuali, definiti “invertiti”).

I romanzi che compongono questo ciclo sono quattro, ovvero:

Se amate il noir mediterraneo, oppure volete scoprirlo/conoscerlo, questi titoli sono un buon modo per iniziare.

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