Magic in the moonlight

Il mondo può anche essere del tutto privo di scopo, ma non del tutto privo di magia.

Scheda del Film

Titolo Originale
Magic in the Moonlight
Paese
 France,   United States of America
Casa di Produzione
Perdido Productions, Harbor Picture Company, Gravier Productions
Regia
Woody Allen
Producer
Letty Aronson, Stephen Tenenbaum, Edward Walson
Sceneggiatura
Woody Allen
Ideatore
Cast
Colin Firth, Emma Stone, Hamish Linklater, Marcia Gay Harden, Jacki Weaver, Erica Leerhsen, Eileen Atkins, Simon McBurney, Catherine McCormack, Jeremy Shamos, Antonia Clarke, Natasha Andrews, Valérie Beaulieu, Peter Wollasch, Jürgen Zwingel, Wolfgang Pissors, Sébastien Siroux
Durata
1 h 37 min
Data di Uscita
25 Luglio 2014
Generi
Commedia, Drammatico, Romantico
Budget
$16.800.000
Revenue
$51.029.361
Sinossi
Berlino, 1928. Wei Ling Soo è un celebre prestigiatore cinese in grado di fare sparire un elefante o di teletrasportarsi sotto gli occhi meravigliati di un pubblico acclamante. Ma dietro la maschera e dentro il suo camerino, Wei Ling Soo rivela Stanley Crawford, un gentiluomo inglese sentenzioso e insopportabile che accetta la proposta di un vecchio amico: smascherare una presunta medium, impegnata a circuire una ricchissima famiglia americana in vacanza sulla riviera francese. Ospite dei Catledge sulla Costa azzurra e sotto falsa identità, si fa passare per un uomo d'affari; Stanley incontra la giovane Sophie Baker ed è subito amore. Ma per un uomo cinico e sprezzante come lui è difficile leggere dietro alle vibrazioni di Sophie un sentimento sincero. Un temporale e il ricovero della zia adorata, faranno crollare il razionalismo e le resistenze di Stanley: il soprannaturale esiste eccome e si chiama amore.

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Recensione

Cos'è. E' una commedia brillante su soggetto e sceneggiatura originali di Allen, ambientata durante l'età del jazz, l'opulento ed effimero decennio degli anni Venti che venne spazzato via dalla Depressione e dal nazismo. Stanley Crawford (Firth) è un famoso illusionista che gira l'Europa sotto le vesti di un mago cinese sorprendendo le platee con i suoi trucchi di scena; è in realtà anche un tedioso e razionale gentleman inglese annoiato dalla vita e incapace di sorprendersi. Quando un amico/collega lo introduce al caso di una giovane presunta medium (Emma Stone) che sta ammaliando una ricca famiglia di amici in Costa Azzurra, Stanley è felice di poter dare il suo apporto all'ennesimo smascheramento di una truffatrice che gioca sulla credulità altrui. Ma le cose non andranno proprio in quel modo...

Com'è. Magic in the moonlight sembra esser stato scritto per una piece teatrale. Nella prima ora si dipana in maniera lineare, con una sequenziale introduzione dei personaggi, intervallata da numerosi e frequenti cambi di scena. Dietro l'apparenza di un'opera divertita, nasconde una pellicola a tesi dove Allen cerca di dare senso e forma alla felicità irrazionale che prende il sopravvento sulla conformità razionale. Siamo lontani anni luce dai gridi esistenziali di un Fitzgerald, ma mai come in un film centrato su magia e illusione possiamo dire che l'apparente superficialità inganna.

Perché vederlo. Il film è un bell'esercizio di stile, soprattutto per quel che riguarda le meravigliose location, la fotografia, i costumi. La partecipazione degli attori è divertita, il feeling tra Firth e la Stone è buono e Emma irradia lo schermo con la sua presenza.

Perché non vederlo. La prima ora del film si trascina un po' stancamente, si ha l'impressione che alcuni dialoghi siano oltremodo forzati. L'imprevedibilità arriva tutta sul finale, ed in un paio di scambi memorabili (Stanley con la zia Vanessa, Stanley con Sophie). Ma forse è troppo poco, ed è troppo poco Allen.

Una battuta. "Quello che non ci uccide, il più delle volte ci frega."

Locandina del Film ""
Magic in the moonlight
Il Verdetto
Sebbene lungi dall'essere un fallimento, Magic in the Moonlight è troppo debole per essere citato tra i migliori lavori di Woody Allen.
Il parere dei lettori0 Voti
0
5.5

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