La storia del primo allunaggio del 1969, visto da due prospettive differenti: il punto di vista dell'astronauta e di tutto il team della missione nel momento trionfante dell'arrivo, e quello di un ragazzino cresciuto a Houston, Texas - e quindi vicino alla base della NASA - che assiste allo storico evento seguendolo, come tutti, dalla televisione e che sogna di viaggiare nello spazio in prima persona.
Richard Linklater ha scritto e diretto questa affettuosa ed effervescente miscela animata di fantasia e autobiografia, ambientata nel 1969, su un astronauta di una scuola elementare di nome Stan, che vive in un sobborgo di Houston con i suoi genitori e i suoi cinque fratelli maggiori.
Suo padre lavora per la NASA e Stan (come tutti gli altri) è ossessionato dalle missioni Apollo. Come spiega l'adulto Stan, il modulo lunare di prima generazione è stato costruito troppo piccolo, e quindi il giovane studioso-atleta Stan viene scelto per farlo volare sulla luna, in segreto. Linklater racconta la storia con un realismo quasi allucinato che emerge da immagini rotoscopiche, animate sopra video live-action, e dal meticoloso catalogo della vita familiare e della cultura pop degli anni Sessanta che Stan offre come sfondo, che quasi si impossessa del film.
Le spensierate reminiscenze di programmi TV e giochi di strada, vicini e parenti e abitudini suburbane prendono una sfumatura più oscura con il tumulto politico dell'epoca (comprese le controversie sulla NASA stessa) e con la crudeltà endemica delle punizioni corporali (a scuola e in privato). Questa intricata storia di memoria personale e collettiva evoca, soprattutto, le radici dell'immaginario del regista.
Apollo 10 e mezzo
Il Verdetto
Il dolce e nostalgico "Apollo 10 e mezzo" vede Richard Linklater riutilizzare ingredienti visivi e tematici in un modo profondamente personale e ispirato.