Chorus Line
Scheda del Film
Dove vedere “Chorus Line” in streaming
Recensione
“A Chorus Line” è una specie di versione filmica de “La Legge di Murphy”: tutto ciò che può andare storto lo fa. Basato sul classico musical di Broadway, non è tanto un adattamento quanto un assassinio, un caso di studio su come non portare una piece sul grande schermo.
L’opera racconta una giornata di audizioni per i ruoli di ballerini di fila in un musical. Ma non sono audizioni qualsiasi. Il coreografo, Zach (Michael Douglas), che è antipatico ma (guarda un po’) “così dannatamente talentuoso”, non vuole i soliti canti, balli o letture di scene: vuole confessioni. I ballerini stanno sul palco in fila; Zach siede 20 file dietro, al buio, praticamente invisibile. Presumibilmente, i provinanti hanno così bisogno di un lavoro che farebbero qualsiasi cosa per ottenere la parte, perché iniziano a raccontargli la loro vita, i rimpianti, le paure, mentre Zach, ringhiando insulti e incoraggiamenti dal suo microfono, si nasconde nell’ombra come il Mago di Oz.
L’intero film sembra ambientato in un post-sbronza dell’anima, e assomiglia ad una terapia di gruppo in calzamaglia. Il regista Richard Attenborough rende il tutto più sdolcinato solo attraverso la sua passione per i primi piani, da cui stacca per delle riprese aeree che fanno sembrare i personaggi irrilevanti. La scelta di Attenborough, un inglese senza alcuna sensibilità per la cultura americana, è stata controversa fin dall’inizio. Il suo talento come regista iniziava e finiva con l’organizzazione di grandi scene di massa, quindi quando viene chiamato a fotografare canti e balli, è completamente allo sbaraglio. E’ talmente poco a suo agio con la materia che arriva a tagliare la scena di uno dei brani più importanti del musical, “I can do that”, con una scena backstage incentrata su Cassie e i suoi flashback della relazione con Zach.
A loro modo, i tagli con Cassie sono istruttivi, perché il modo in cui Attenborough e il suo sceneggiatore, Arnold Schulman, hanno costruito il suo ruolo (e quello di Zach) è ciò che c’è di più sbagliato nel film. Dandole una canzone in più, riprendendola spesso in primo piano, portando la storia d’amore al centro della scena, hanno trasformato un’opera corale in un tete-a-tete. Ed ecco che “A Chorus Line” diventa esattamente il tipo di veicolo stellare a cui doveva essere un antidoto. Alla fine a nessuno sembrano interessare i travagli dei ballerini – nemmeno ad Attenborough. I problemi tra il coreografo famoso e la sua vecchia allieva di talento: questo è ciò che conta.