Dune
L'inizio di un viaggio straordinario
Scheda del Film
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Recensione
Ambientato migliaia di anni nel futuro, Dune è una storia che tocca molti temi e si svolge in una società interstellare in cui diverse civiltà stanno combattendo per ottenere il controllo della “sostanza più preziosa dell’universo”, una risorsa naturale rara e molto apprezzata e chiamata la Spezia, che può influenzare qualsiasi cosa, dai viaggi spaziali al commercio, alla conoscenza e persino all’esistenza umana stessa.
Ma l’universo di Dune è tanto complesso quanto pieno di pianeti, i cui abitanti hanno diverse motivazioni e scopi: c’è il pianeta desertico di Arrakis, dove la Spezia può essere raccolta, ma reso inospitale da elementi che variano dal caldo insopportabile e dalle frequenti tempeste di sabbia ai terrificanti e mortali “vermi” che tendono a presentarsi nel peggior momento possibile. Su Arrakis vive una civiltà umana indigena e spirituale chiamata Fremen, assieme ai ricchi “oppressori” che si alternano nella colonizzazione, inviati dall’imperatore per raccogliere la Spezia.
Quando il film inizia, un decreto imperiale ha appena nominato il Duca Leto della Casa degli Atreides (Oscar Isaac), dal pianeta Caladan, il nuovo governatore di Arrakis, e ciò causa attriti con i precedenti residenti del pianeta, gli Harkonnen, rivali degli Atreides. Guidati dal Barone Harkonnen (Stellan Skarsgård) e desiderosi di riprendere il controllo del pianeta, gli ex coloni iniziano a complottare per sconfiggere il Duca Leto e la sua famiglia: la concubina del Duca Lady Jessica (Rebecca Ferguson), che fa parte delle Bene Gesserit, un antico ordine religioso di donne con capacità mentali e fisiche sovrumane, e il loro figlio, Paul Atreides (Timothée Chalamet), che condivide i poteri della madre e che è anche destinato a salvare l’universo e garantire il futuro dell’umanità.
Questa breve introduzione non riesce affatto a descrivere le complessità dell’universo di Dune, un mondo composto da una miriade di personaggi e che esplora molti temi, dalla religione alla politica ai cambiamenti ambientali, il tutto mentre segue il viaggio di un giovane alla scoperta della propria identità e una ricerca per realizzare il suo destino che lo vede combattere contro potenti forze sconosciute. In effetti, il mondo di Dune è così intricato e pieno di personaggi, luoghi e terminologie sconosciute che uno dei problemi con gli adattamenti passati era che i non iniziati facevano fatica a comprendere le dinamiche e le regole dell’universo: è stato il caso del film di David Lynch, dove la mancanza iniziale di spiegazioni sulla natura della Sabbia e sul ruolo dei personaggi all’interno della narrazione ha reso difficile per le persone che non avevano letto il romanzo seguire la ricerca del nostro eroe.
Ma ciò che è davvero impressionante del film di Denis Villeneuve è che è sorprendentemente facile da seguire: i co-sceneggiatori Jon Spaihts ed Eric Roth intrecciano abilmente le informazioni nella narrazione in un modo da assicurarsi che lo spettatore sia immediatamente in grado di cogliere i fatti essenziali, poiché c’è altrettanto mistero e azione per tenerci intrattenuti per tutto il tempo. In effetti, è facile non notare che Dune duri quasi tre ore, poiché è così facile essere trascinati in un mondo assolutamente affascinante che non vediamo l’ora di esplorare, reso ancora più avvincente dal commento sonoro e dalla fotografia del film, nonché da una serie di interpretazioni memorabili.
Rebecca Ferguson eccelle nell’interpretare uno dei personaggi più complessi del film, mostrandoci una donna costantemente in conflitto tra i suoi doveri di “strega” e di madre, e regalandoci più di una scena da pelle d’oca, trasmettendo anche la saggezza di qualcuno che ha visto e sperimentato molto nel corso della sua vita. Chalamet e Ferguson sono i pezzi forti del film, ma ogni singolo membro del cast offre interpretazioni incredibilmente impegnate che contribuiscono a dare profondità ai loro personaggi: Oscar Isaac ci commuove più di una volta nei panni del Duca Leto, mentre Javier Bardem infonde all’enigmatico capo dei Fremen Stilgar passione, gravità e potenza pura con le sole espressioni facciali.