Scheda del Film
- Titolo Originale
- Elvis
- Paese
- Australia, United States of America
- Casa di Produzione
- Bazmark Films, The Jackal Group, Warner Bros. Pictures, Fin Design & Effects
- Regia
- Baz Luhrmann
- Producer
- Baz Luhrmann, Catherine Martin, Patrick McCormick, Gail Berman, Schuyler Weiss
- Sceneggiatura
- —
- Ideatore
- —
- Cast
- Austin Butler, Tom Hanks, Olivia DeJonge, Helen Thomson, Richard Roxburgh, Kelvin Harrison Jr., David Wenham, Kodi Smit-McPhee, Luke Bracey, Dacre Montgomery, Leon Ford, Gary Clark Jr., Yola, Natasha Bassett, Xavier Samuel, Adam Dunn, Alton Mason, Shonka Dukureh, David Gannon, Shannon Sanders, Charles Grounds, Josh McConville, Kate Mulvany, Gareth Davies, Chaydon Jay, Christian Kisando, John Mukristayo, Miles Burton, Gad Banza, Aristene Kisando, Senayt Mebrahtu, Mariama Princess Andrews, Sharon Brooks, Nicholas Bell, Anthony Phelan, Sandro Colarelli, Cle Morgan, Charles Allen, Natalie Bassingthwaighte, Liz Blackett, Mike Bingaman, Christian McCarty, Tony Nixon, Andrea Moor, Mark Leonard Winter, Hugh Parker, Thomas Larkin, Hilton Hyppolite Denis, Christopher Sommers, Brad Leaver, Simon Mallory, Terepai Richmond, Alex Knight, Jordan A. Holland, Lenesha Randolph, Elizabeth Cullen, Angie Milliken, Luke Corrin Care, Jack McGirr, Miranda Frangou, Lakota Johnson, Ruby Gonzales-Judd, Greg Powell, Patrick Shearer, Sarah Ogden, Iain Gardiner, Melina Vidler, Traneshia Chiles, Lauren McClinton, Gary Hale, Kellee Halford, Angela Hill, Jamiah Hudson, Norris Jones, Stephen R. Ladson, Alfreda McCrary, Angela McCrary, Beverly Ann McCrary, Keb' Mo', Tamica Nicole, Marqo Patton, Robert Randolph, Calvin Settles II, Calvin V. Settles Sr., Ira Wayne Settles Sr., Odessa L. Settles, Sara Settles, Shirley M. Settles, Jacqueline Smith-Jefferson, Torshia Suggs, Cameron Keith Walls, Andrea Baker, Libe Barer, Doug Burch, Cathy Cavadini, Elvis Presley
- Durata
- 2 h 39 min
- Data di Uscita
- 22 Giugno 2022
- Generi
- Drammatico, Musica, Storico
- Budget
- $85.000.000
- Revenue
- $286.000.000
- Sinossi
- Nascita, crescita, apoteosi e inizio di declino di Elvis Aaron Presley, il mito di più generazioni, vengono raccontati e riletti dal punto di vista del suo manager di tutta una vita: il Colonnello Tom Parker. È lui che accompagna, con voce narrante e presenza in scena, la dirompente ascesa di un'icona assoluta della musica e del costume mentre si impegna, apertamente ma anche in segretezza, per condizionarne la vita con il fine di salvaguardare la propria.
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Recensione
Elvis è il biopic che ci saremmo aspettati da un regista come Baz Luhrmann: costumi e trucco da Oscar (ma non ne ha vinto mezzo), colonna sonora da urlo (facile, vero?), un montaggio adrenalinico, un uso sfrenato di grafica ed effetti a costruire una narrazione “semplificata”, un minutaggio-fiume che non evita comunque un “effetto skip” sulla biografia del Re (si passa dal ’58 al ’68 in un amen). E’ Baz, ragazzi: o lo si ama o lo si odia (io propendo più per la seconda). Tutto il suo cinema, sostenuto da budget faraonici, tende a diventare una baracconata; in questo caso gli do atto di aver descritto con cura e maestria il sottotesto sessuale delle performance di Presley e gli effetti spettacolarizzanti sul pubblico femminile.
E’ un peccato perché l’idea di base era interessante: raccontare la biografia del King of Rock ‘n’ roll incentrandola sul suo rapporto con lo storico manager, il Colonnello Parker. Un personaggio ricco di sfaccettature, di chiari e di (soprattutto) scuri: è stato il primo vero manager-markettaro della storia della musica, ha creato un personaggio e il suo merchandising miliardario che dura a tutt’oggi, ma probabilmente (è anche la tesi del film) sul lungo termine ne ha sacrificato la vita artistica e personale sull’altare dei suoi interessi e profitti. Un personaggio, tra l’altro, splendidamente interpretato da un Tom Hanks deformato al trucco. Peccato, ripeto, che Baz non abbia spinto l’acceleratore fino in fondo sulla sceneggiatura (lui lo fa solo con la fotografia), ovvero scegliendo il Colonnello come il vero protagonista di questa pellicola, dove incidentalmente c’era anche Elvis (bravo Austin Butler). Le sue origini “poco chiare”, la carriera da imbonitore nel circo, l’essere un apolide impossibilitato ad andare all’Estero…c’era di tutto per avere un film diverso dalla solita storia della mamma legatissima ad Elvis, del papà di Elvis che era andato in galera, del fratello gemello di Elvis morto alla nascita, del rapporto altalenante tra Elvis e la moglie Priscilla…Utilizzare Parker anche come voce narrante ne ha paradossalmente diluito la centralità, spostando il focus sul Re senza però descriverne appieno, o con originalità, la causa della sua infelicità.
Il Verdetto
Elvis è un biopic dal soggetto ambizioso che però si perde nella solita messa in scena fracassona di Luhrmann.
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