Febbre a 90°

La vita si fa dura quando ami una donna ma hai sposato undici uomini...

Scheda del Film

Titolo Originale
Fever Pitch
Paese
 United Kingdom
Casa di Produzione
Scala Productions, Wildgaze Films
Regia
David Evans
Producer
Amanda Posey
Sceneggiatura
Ideatore
Cast
Colin Firth, Ruth Gemmell, Mark Strong, Holly Aird, Ken Stott, Stephen Rea, Neil Pearson, Lorraine Ashbourne, Luke Aikman, Bea Guard, Richard Claxton, Charles Cork, Bob Curtiss, David Hounslow, Peter Quince
Durata
1 h 42 min
Data di Uscita
4 Aprile 1997
Generi
Commedia, Romantico
Budget
Revenue
Sinossi
Il caso insolito di un film sul “futbòl” in forma di commedia romantica in ambiente scolastico: una storia d'amore tra due insegnanti che si conclude con la conversione di lei, contagiata dal tifo calcistico. A differenza del romanzo di Nick Hornby da cui è tratto, che va dal 1968 al 1992, il film si concentra sulla stagione calcistica 1988-89 (l'anno in cui, dopo 18 anni, l'Arsenal vinse il campionato inglese con una partita al cardiopalma sul campo di Liverpool) con brevi e occasionali ritorni all'indietro su Paul ragazzino e già tifoso. Nel film si vede poco il calcio giocato. Esordiente al cinema dopo aver fatto teatro e TV, Evans ha aggirato l'ostacolo limitandosi a qualche frammento di telecronache e a momenti di partitelle della squadra scolastica allenata da Paul. Più che sul calcio, è un film sulla passione, sull'ossessione per il calcio: pungente, divertente e tenero.

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Non sono mai stato un vero tifoso. Non di calcio, almeno. In generale, ho sempre prediletto l'amore per lo sport al campanilismo. Per questo probabilmente faccio fatica a comprendere un'opera come Fever Pitch di Nick Hornby. Posso apprezzarne il talento narrativo, o le situazioni divertenti, ma è credibile che io mi appassioni alle vicende di Paul Ashworth e della sua fidanzata Sara?

No, non lo é. E se non ci riesce neanche l'incolpevole Colin Firth (anch'egli tifosissimo dei Gunners), forse il problema è da cercare altrove. Per esempio in un numero esagerato di personaggi piatti e stereotipati, a iniziare dal protagonista ed il suo love interest. La loro relazione nel film è fin troppo semplificata. Banalizzata, direi. Sono due opposti caratteriali, s'incontrano, si scontrano, si attraggono, si piacciono, s'innamorano. Così. De botto. Senza senso. Lei si prende anche la sua "Febbre", pensate un po'.

Poi c'è l'Arsenal, il primo amore di Paul. Quello vero e più profondo. Sia chiaro, Hornby non sbaglia nel tratteggiare quel certo tipo di tifoso che non fa altro che ascoltare, vedere, parlare e leggere della sua squadra del cuore. Ritengo però che la trasposizione diretta da Evans svuoti l'estrema caratterizzazione letteraria, di fatto riducendo molto tutta la backstory del personaggio e del suo essere tifoso.

P.S.: lo sapevate che esiste un'altra trasposizione, made in USA, con Jimmy Fallon e Drew Barrymore? Chiaramente lì si parla di baseball...

Locandina del Film ""
Febbre a 90°
Il Verdetto
"Febbre a 90°" è una pellicola confusionaria, una trasposizione un po' tirata via di una delle opere più popolari di Hornby.
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5.5

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