First Man – Il Primo Uomo

Un grande balzo nell'ignoto.

Scheda del Film

Titolo Originale
First Man
Paese
 United States of America
Casa di Produzione
DreamWorks Pictures, Temple Hill Entertainment, Universal Pictures, Amblin Entertainment, Phantasma Films
Regia
Damien Chazelle
Producer
Wyck Godfrey, Marty Bowen, Ryan Gosling, Damien Chazelle
Sceneggiatura
Ideatore
Cast
Ryan Gosling, Claire Foy, Jason Clarke, Kyle Chandler, Corey Stoll, Patrick Fugit, Christopher Abbott, Ciarán Hinds, Olivia Hamilton, Pablo Schreiber, Shea Whigham, Lukas Haas, Ethan Embry, Brian d'Arcy James, Cory Michael Smith, Kris Rey
Durata
2 h 21 min
Data di Uscita
11 Ottobre 2018
Generi
Storico, Drammatico
Budget
$70.000.000
Revenue
$100.546.153
Sinossi
Un film che narra l'avvincente storia della missione della NASA per portare un uomo sul luna. Il film si concentra sulla figura di Neil Armstrong e sugli anni tra il 1961 e il 1969. Resoconto viscerale in prima persona, basato sul libro di James R. Hansen, il film esplorerà i sacrifici e il costo che avrà per Armstrong e per l'intera nazione, una delle missioni più pericolose della storia.

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Recensione

Sono passati quasi cinquant'anni dalla passeggiata di Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla Luna, ma il mezzo secolo sfiorato sembra nulla rispetto alla lontananza culturale che possono provare le attuali generazioni verso l'epopea dello spazio, così intrisa di propaganda, così pretestuosa alla lunga gara a distanza USA-URSS che ha scandito il quarantennio post-bellico.

First Man non è solo tecnica. E' la storia di un uomo incapace di superare il lutto più grande e di comunicarlo ai suoi cari

In un periodo storico in cui lo Spazio ha perso appeal, ad eccezione dei vagheggiamenti "marziani" di Elon Musk, e dove l'emorragia dei valori americani non sembra conoscere fine, ha destato sorpresa la scelta del pluripremiato regista Damien Chazelle di adattare per il grande schermo la biografia ufficiale di Armstrong. Passare da un musical a una biopic poteva essere un salto eccessivo anche per un talento estroso come quello del regista di Whiplash.

Come al solito, Chazelle confeziona un prodotto che è innanzitutto un gioiello tecnico. La fotografia sgranata e low-fi, coerente con l'epoca di narrazione, l'effetto traballante della telecamera a donare alla pellicola quell'aura da documentare, le inquadrature sbilenche e claustrofobiche, il montaggio vertiginoso. La resa è eccellente, gli astronauti sembrano dei veri pionieri, si coglie l'artigianalità e la buona dose di spericolato empirismo che caratterizzava le missioni dell'epoca.

Ma First Man non è solo tecnica. E' la storia di un uomo incapace di superare il lutto più grande e di comunicarlo ai suoi cari, che si getta in quella "magnifica ossessione" che è raggiungere la Luna. A Neil Armstrong non interessava la gara con i russi oppure entrare nella Storia, la missione Apollo 11 era il modo per espiare la colpa di non aver potuto far nulla per salvare la vita della figlia.

Pur non dimenticando di narrare l'eco mediatico delle imprese spaziali, il focus della pellicola è centrato sulle conseguenze domestiche dei rari successi e delle frequenti tragedie degli astronauti.

Passano i minuti, si succedono i test e i fallimenti, i conflitti con l'agenzia NASA e gli echi lontani delle proteste pacifiste, l'accumulo di lutti di amici e colleghi, e l'evoluzione del protagonista assume dei contorni oscuri. L'assenza dal ruolo paterno, il crepuscolo della relazione con la moglie Janet (una meravigliosa e convincente Claire Foy), l'imperscrutabilità espressiva di Ryan Gosling ci disegnano un eroe americano che è sempre sfuggito al ruolo (ce lo dice la vita reale: si dimise un anno dopo la missione) e che sembra avere più lati oscuri di quanto la campagna mediatica organizzata dalla NASA potesse ammettere con il mondo esterno.

Chazelle ricalca sul privato cittadino Armstrong perché dell'eroe Armstrong è già piena la retorica, e lo spettatore ha lo spoiler prima di entrare in sala. Pur non dimenticando di narrare l'eco mediatico delle imprese spaziali, il focus della pellicola è centrato sulle conseguenze domestiche dei rari successi e delle frequenti tragedie degli astronauti. L'operazione è riuscita talmente bene che arrivo a perdonargli anche la gestione del finale, quando risolve in maniera fin troppo banale l'accettazione del lutto da parte di Armstrong e la sua tensione con la moglie.

Locandina del Film "First Man - Il primo uomo"
First Man – Il Primo Uomo
Il Verdetto
"First Man" usa un focus personale per alimentare uno sguardo retrospettivo a un momento cruciale della storia umana e accompagna il pubblico in un viaggio drammatico e vertiginoso lungo il percorso.
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8.5

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