La città nuda
Scheda del Film
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Recensione
Realizzato sulla scia della seconda guerra mondiale, quando Hollywood assorbiva le tecniche del documentario e le lezioni del neorealismo italiano e i produttori impiegavano ancora felicemente cineasti apertamente “di sinistra”, La città nuda viene invariabilmente identificato come un classico. Ma che tipo di classico è?
La storia principale è quella di un poliziotto-filosofo esperto in omicidi (Barry Fitzgerald) e del suo giovane collega (Don Taylor) che perseguono un omicidio che coinvolge una banda di ladri di gioielli di New York, e suggerirebbe nel farlo rientrare nella categoria dei polizieschi. Il regista Jules Dassin e lo sceneggiatore Albert Maltz vennero entrambi inseriti nella “lista nera” e anche se il film riflette il sentimento poco incoraggiante di Dassin per i newyorkesi e la convinzione di Maltz che la corruzione arrivi dalle classi “alte” fino al clandestino criminale, le critiche sociali appaiono piuttosto lievi.
Il film è stato girato quasi interamente nelle strade di New York e prende il titolo da una raccolta di sensazionali istantanee di scene del crimine e vita di strada bizzarra realizzate dal fotografo Weegee. Si tratta comunque di una pellicola che solo in rari frangenti assume il tono espressionista e la psicopatologia spigolosa del noir del film a cui sono stati associati Dassin e il produttore del film Mark Hellinger.
Invece, assomiglia più ad un curioso ibrido in cui tutto quanto sopra. L’eroe de La città nuda è la stessa New York, incapsulata per sempre durante la calda estate del 1947. I suoi cittadini sono l’ignoto cast di supporto. Il film rinuncia deliberatamente alle opportunità del regista noir di inquadrare drammaticamente le scene e Hellinger (in Italia doppiato da Gino Cervi) fornisce un commento conoscitivo, intimo e folle sull’azione che addomestica la narrazione e mina deliberatamente la suspense. Come conclude casualmente: “Ci sono otto milioni di storie nella Città Nuda. Questa è stata una di quelle.” Questo è ciò che rende il film sia un punto di riferimento che una sorta di capolavoro.