Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: lui in realtà è un mostro marino di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.
Dopo un paio di decenni trascorsi a lavorare agli storyboard di vari capolavori Pixar, al "nostro" Enrico Casarosa è stata affidata la grande occasione: girare un film tutto suo. La declinazione personale di Luca è evidente fin dall'ambientazione: la Liguria (Casarosa è genovese), più in particolare le Cinqueterre (Monterosso viene chiamata Portorosso).
Coadiuvato alla sceneggiatura da Jesse Andrews e Mike Jones (Soul), Casarosa confeziona un film nostalgico, ricco di tante icone del Bel Paese Anni Sessanta: la Vespa, innanzitutto, poi molte canzoni nostrane dell'epoca (Gianni Morandi, Rita Pavone, ecc...). Una pellicola con molti richiami felliniani, ma che fonda il suo nucleo in alcuni tropi classici della filmografia di Miyazaki: la formazione di protagonisti pre-adolescenti, il tema dell'amicizia e della paura del diverso.
Luca ha sicuramente una declinazione ingenua e rassicurante dei temi che tratta, ma riesce ad emozionare e divertire. Non è un capolavoro, ma se riuscirete a non farvi scoraggiare da alcuni luoghi comuni sul nostro Paese, passerete un'ora e mezza più che soddisfacente.
Luca
Il Verdetto
Con "Luca" la Pixar gioca sul sicuro, ma produce un film leggero e contagioso, affascinando il pubblico di tutte le età.