Mio cugino Vincenzo

Rambo. Terminator. Indiana Jones. Vincenzo Gambini.

Scheda del Film

Titolo Originale
My Cousin Vinny
Paese
 United States of America
Casa di Produzione
Palo Vista Productions, Peter V. Miller Investment Corp., 20th Century Fox
Regia
Jonathan Lynn
Producer
Dale Launer, Paul Schiff
Sceneggiatura
Ideatore
Cast
Joe Pesci, Ralph Macchio, Marisa Tomei, Mitchell Whitfield, Fred Gwynne, Lane Smith, Austin Pendleton, Bruce McGill, Maury Chaykin, Paulene Myers, Raynor Scheine, James Rebhorn, Chris Ellis, Lou Walker, Michael Burgess, Michael Simpson, Kenny Jones, Thomas Merdis, J. Don Ferguson, Michael Genevie, Jeff Lewis, Ron Leggett, Aubrey J. Osteen, Larry Shuler, Suzi Bass, Bill Coates, Jill Jane Clements, Muriel Moore, Bob Penny
Durata
1 h 59 min
Data di Uscita
13 Marzo 1992
Generi
Commedia
Budget
$11.000.000
Revenue
$64.088.552
Sinossi
Bill e Stan vengono arrestati con l'accusa di omicidio. L'unica persona che può aiutarli è il cugino di Bill, Vincent, neo avvocato. Si tratta però del suo primo processo e il suo modo di parlare e vestire lo fanno sembrare agli occhi del giudice un incompetente. Tuttavia dalla sua parte c'è sempre la fidanzata Lisa, pronta ad incoraggiarlo per aiutare i ragazzi.

Dove vedere “Mio cugino Vincenzo” in streaming

"Mio cugino Vincenzo" è un film che non sembra andare da nessuna parte in particolare, e poi all'improvviso ti colpisce, come un fulmine. Non è una pellicola coinvolgente, ma è ricca di momenti e performance esilaranti. È il tipo di film per cui è stato inventato lo streaming (e prima di esso l'home video): non vale la pena andare a vederlo in sala, ma dal divano ripaga le due ore di visione.

Il film salva la maggior parte delle sue migliori risate per la lunga sequenza conclusiva nell'aula del tribunale, tra testimoni, interrogatori e contro-interrogatori. Ottima anche la performance di Gwynne, che ci regala tutta una serie di "facce da giudice" veramente divertenti.

Ralph Macchio e Mitchell Whitfield sono oggettivamente un mero pretesto narrativo: li vediamo seduti al banco degli imputati, con i volti preoccupati, disperati, sollevati. Nulla di più.

I veri protagonisti sono Joe Pesci nel ruolo dell'improbabile (e novizio) avvocato, e Marisa Tomei che interpreta la sua fidanzata. A prima vista, quando entrano in scena, sembrano due macchiette, la versione comica di qualsiasi film di mafia di Martin Scorsese (e Pesci ne sa qualcosa). In realtà i loro personaggi sono più intelligenti delle apparenze, solo che sono totalmente impreparati all'impresa. La sceneggiatura, seppur tendente a svagheggiare, ci racconta della loro crescita, soprattutto quella di Vincenzo aiutato da Mona Lisa. E la deposizione della donna come testimone ed inaspettata esperta di pneumatici, nel finale, ha sicuramente dato la spinta decisiva alla Tomei per conquistare un incredibile (soprattutto perché di commedia si tratta) Oscar alla miglior Attrice Non Protagonista. Meritatissimo.

Mio cugino Vincenzo
Mio cugino Vincenzo
Il Verdetto
L'abile interazione comica tra Joe Pesci e Marisa Tomei aiuta ad elevare la prevedibile sceneggiatura di "Mio cugino Vincenzo", e il risultato è una commedia giudiziaria tagliente ed esilarante.
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7.5

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