Frances McDormand, Peter Spears, Dan Janvey, Mollye Asher, Chloé Zhao
Sceneggiatura
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Ideatore
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Cast
Frances McDormand, David Strathairn, Linda May, Swankie, Gay DeForest, Patricia Grier, Angela Reyes, Carl R. Hughes, Douglas G. Soul, Ryan Aquino, Teresa Buchanan, Karie Lynn McDermott Wilder, Brandy Wilber, Makenzie Etcheverry, Bob Wells, Annette Webb, Rachel Bannon, Bryce Bedsworth, Sherita Deni Coker, Merle Redwing, Forrest Bault, Suanne Carlson, Donnie Miller, Roxanne Bay, Matt Sfaelos, Ronald O. Zimmerman, Derek Endres, Paige Dean, Paul Winer, Derrick Janis, Greg Barber, Carol Anne Hodge, Matthew Stinson, Terry Phillip, Bradford Lee Riza, Tay Strathairn, Cat Clifford, James R. Taylor, Jr., Jeremy Greenman, Ken Greenman, Melissa Smith, Warren Keith, Jeff Andrews, Paul Cunningham, Emily Foley, Mike Sells, Peter Spears, Cheryl Davis
Dopo il crollo economico di una città aziendale nel Nevada rurale, Fern carica i bagagli nel suo furgone e si mette sulla strada alla ricerca di una vita al di fuori della società convenzionale, come una nomade dei tempi moderni.
Probabilmente è ingenuo definire ancora "indipendente" Frances McDormand. Lo è ancor di più se consideriamo come sia la seconda donna della storia ad aver vinto quattro premi Oscar (l'altra è Katharine Hepburn). Eppure è proprio agli Independent Spirit Awards che la McDormand ha incontrato la regista Chloé Zhao, e da dove le due hanno iniziato a collaborare a Nomadland, un film basato sul libro-inchiesta di Jessica Bruder.
Cosa racconta Nomadland (il libro)? La Bruder ha messo insieme un gruppo di storie individuali per sviscerare gli effetti sociali della Grande Recessione del 2008, quella maturata attorno alla bolla dei mutui subprime. Molte persone si sono ritrovate a fine carriera con una pensione sociale ridicola e poco altro da parte, e la dolorosa scelta: casa o pagnotta? Molti hanno fatto la scelta di vivere in maniera "nomade", quindi in camper o roulotte, girando gli Stati Uniti e mantenendosi con dei lavori stagionali. Una scelta di lifestyle, sì, ma derivante dall'indigenza.
Cosa racconta Nomadland (il film)? La Zhao ha preso una delle storie del libro (quella di Fern) ponendola al centro di una narrazione dove la vita nomade viene declinata più come una scelta hippie che come una necessità di sopravvivenza. La Fern interpretata dalla McDormand (qui anche in veste di produttrice) sembra più impegnata a elaborare il lutto del marito e la possibilità di rifarsi una vita, piuttosto che ad affrontare le vere difficoltà che una vita da nomade pone davanti a chi la intraprende. Non ha mai problemi di lavoro. Non viene mai aggredita durante la notte. Le si rompe il camper, va dalla sorella che le da i soldi per aggiustarlo. Problema risolto.
Il film è decisamente ben girato e interpretato, ha una fotografia magnifica, un passo lento e poetico, attrice e regista ci fanno empatizzare con la storia di vita di Fern. Il suo limite risiede nelle intenzioni: se il libro Nomadland racconta di come queste persone impoverite dal vecchio capitalismo siano finite nelle mani non meno avide della New Economy, il film Nomadland quasi finisce con l'elogiare Amazon, il cui marchio campeggia in molte scene nel più amichevole dei marchettoni.
Nomadland
Il Verdetto
Nomadland è un innocuo film che vuole parlare di problemi "sociali" senza pestare i piedi a nessuno, e che fallisce nel trovare un equilibrio tra la narrazione empatica e una terzietà documentaristica.