Quel pomeriggio di un giorno da cani

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Scheda del Film

Titolo Originale
Dog Day Afternoon
Paese
 United States of America
Casa di Produzione
Artists Entertainment Complex, Warner Bros. Pictures
Regia
Sidney Lumet
Producer
Martin Bregman, Robert Greenhut, Martin Elfand
Sceneggiatura
Ideatore
Cast
Al Pacino, John Cazale, Charles Durning, Chris Sarandon, James Broderick, William Bogert, Penelope Allen, Sully Boyar, Beulah Garrick, Carol Kane, Sandra Kazan, Marcia Jean Kurtz, Amy Levitt, John Marriott, Estelle Omens, Gary Springer, Carmine Foresta, Lance Henriksen, Floyd Levine, Dick Anthony Williams, Dominic Chianese, Marcia Haufrecht, Judith Malina, Susan Peretz, Ron Cummins, Jay Gerber, Philip Charles MacKenzie, Chu Chu Malave, Lionel Pina, Robert Costanzo, Ron Gilbert, Kenneth McMillan, Ed Metzger, Lynette Sheldon, Alan Berger, James Bulleit, Todd Everett, Raymond Serra, Tom Towles
Durata
2 h 04 min
Data di Uscita
1 Agosto 1975
Generi
Poliziesco, Drammatico, Thriller
Budget
$1.800.000
Revenue
$46.665.856
Sinossi
Il 22 agosto 1972, tre balordi assaltano una banca di Brooklyn. Uno dei tre si tira subito indietro e scappa; Sal e Sonny restano intrappolati nei locali della banca dopo l'intervento fortuito della polizia.

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"Dog Day Afternoon" dura un po' più a lungo della media, e pensi che forse avrebbero potuto tagliare quel montaggio in apertura sulla vita a New York. Ma no. Questi scatti, rubati dalla realtà, costituiscono una base per il film, che ha il ritmo e la sensazione della vita di tutti i giorni. Quando tratti la storia di un uomo che prova a rapinare una banca per finanziare il cambio di sesso del suo amante, quando hai in mano una storia vera che ha attratto centinaia di poliziotti e milioni di telespettatori, corri il rischio di ridurre tutto a macchietta.

"Dog Day Afternoon" non fa mai quell'errore. I personaggi sono tutti credibili, comprensivi, convincenti. Lo spettatore prende a cuore le loro storie. In un film su poliziotti e rapinatori, non ci sono cattivi. Solo persone che cercano di superare un pomeriggio estivo che ha preso una strana piega.

Questo è un film di attori. Sidney Lumet e il suo editor, Dede Allen, si prendono il tempo per permettere agli attori di vivere all'interno dei personaggi; dimentichiamo che stiamo guardando uno spettacolo. Sebbene il film contenga una tragedia e il potenziale per una tragedia maggiore, è anche tremendamente divertente. Ma la sceneggiatura vincitrice dell'Oscar di Frank Pierson non indugia nella scrittura comica; la risata emerge organicamente dalle persone e dalle situazioni. E' credibile che, nonostante gli ostaggi presi e le armi da fuoco agitate in giro, tali elementi della commedia umana siano comunque sorti nella vicenda reale.

Uno dei momenti divertenti arriva all'inizio, quando i tre rapinatori entrano nella banca ma uno di loro si tira indietro e dice che non può andare fino in fondo. "Stevie", dice il suo compagno Sonny, "non prendere la macchina". "Ma come faccio a tornare a casa?" Stevie piagnucola. È realistico? Sì, perché credi che Stevie avrebbe realmente preso l'auto per la fuga e che Sonny (Al Pacino) ci avrebbe pensato.

Al Pacino ha rivelato che il momento più memorabile del film riguarda il fattorino che porta la pizza ai ladri e ai loro ostaggi. Sta guardando il dramma svolgersi in diretta TV, e quando viene applaudito dalla folla, fa un piccolo salto e salta e dice: "Sono una star!" La televisione trasforma il momento in quello che, a quel tempo, era un evento abbastanza nuovo per la trasmissione in diretta. Sonny si espande nelle luci della TV, pavoneggiandosi avanti e indietro davanti alla banca ed esponendosi imprudentemente ai tetti fiancheggiati da cecchini. Il suo compagno Sal (John Cazale), d'altra parte, si rimpicciolisce dentro di sé. Non riesce a credere di essere un rapinatore di banche. Non riesce a credere che Sonny dica che ucciderà le persone. Si è offeso del fatto che in TV si sia fatta un po' di confusione, e che venga descritto come un omosessuale. Non riesce a credere che dovrebbe salire su un jet con gli altri e volare verso la salvezza. Non ha mai volato prima. Alla domanda di nominare un paese straniero in cui possono volare, dice "Wyoming". La battuta è stata improvvisata sul posto da Cazale.

Il film si svolge quasi interamente all'interno di una filiale di una banca e del barbiere dall'altra parte della strada, che diventa il "centro di comando" della polizia e dell'FBI. La telecamera di Lumet si muove avanti e indietro, su una spola di trattative. La vista laterale lungo la strada in entrambe le direzioni mostra la loro via di fuga, finché non viene bloccata da una folla che si forma rapidamente e diventa un personaggio a sé stante. A un certo punto, minacciando sul marciapiede, Pacino grida "Attica", riferendosi alla famigerata strage di prigionieri in una prigione del nord dello stato. "Attica!" la folla grida di rimando, senza chiedere conferma. Non vedono mai Sal, che trema, pallido, sudato, spaventato. Rispondono a Sonny, prima come un eroe e poi (quando scoprono che è gay) con scherno.

Sonny è gay, insieme a molte altre cose. È anche un figlio la cui madre critica senza pietà, un marito e un padre la cui moglie non permette di dire una parola. Alla domanda sul motivo per cui non è venuta in banca quando lui ha chiesto di lei, ha spiegato al telefono: "Non sono riuscita a trovare una baby-sitter". Lei e suo marito parlano lo stesso gergo newyorkese. Negando che suo marito avrebbe potuto rapinare una banca, dice: "Potrebbe averlo fatto, le sue funzioni corporee potrebbero averlo fatto, ma lui stesso non l'ha fatto".

Sonny è molte cose e vuole esserle tutte. Pierson, impossibilitato ad intervistare il vero Sonny, dice di aver trovato la chiave del personaggio dopo che gli è stato detto che Sonny era il tipo di uomo "che si prenderebbe cura di te". Entra in banca, agitando il fucile ma dicendo anche: "Sono cattolico e non voglio fare del male a nessuno, capito?" E' comprensivo quando una cassiera deve usare il bagno ed è preoccupato per la guardia giurata con l'asma. 

Dopo più di metà del film, appare l'altro personaggio chiave. E' Leon (Chris Sarandon), l'amante di Sonny. È irremovibile: di certo non ha mai chiesto a Sonny di rapinare una banca per pagare il cambio di sesso. Portato dal barbiere e messo al telefono con Sonny, rivela indirettamente la sua vita interiore emotiva. Era in un istituto psichiatrico. Lui e Sonny si stanno allontanando. Non riesce a stare al passo con i bisogni emotivi di Sonny. Si siede dal barbiere e parla al telefono con Sonny. Questa conversazione è stata scritta come due monologhi, come rivelato da Pierson, e si è interrotta in uno scambio che essenzialmente ha fatto vincere a Sarandon la sua nomination all'Oscar come attore non protagonista. Per tutto il film, nessuno dei due mostra stereotipi gay. Leon è vulnerabile e si ferisce facilmente, ma non è una drama queen, ecco. Per Sonny i suoi sentimenti sono un dato di fatto; in una scena in cui detta le sue ultime volontà al direttore della banca, dice di amare Leon "più di quanto qualsiasi uomo abbia mai amato qualsiasi altro uomo". Lo afferma come un dato di fatto; non c'è un sussurro di tocco gay in questo, e in effetti anche sua moglie e sua madre accettano tacitamente la sua bisessualità semplicemente come è.

I poliziotti e gli agenti dell'FBI sono fondamentali per il film, ma sono meno sviluppati del cast in banca. Charles Durning interpreta l'ufficiale in carica della polizia di New York e James Broderick è l'agente capo dell'FBI. Non sono gravati da sottotrame standard (problemi a casa, conflitto con un superiore) e fanno semplicemente il loro lavoro; temendo che scoppi un bagno di sangue, Durning in realtà corre contro poliziotti che non ripongono le armi nella fondina. Molte delle pose più essenziali di Broderick sono nelle reazioni agli eventi, e aiutano a dimostrare l'approccio naturalistico di Lumet.

E' interessante infine notare come la "vita vera" e il cinema si siano intrecciati in questa storia. I rapinatori decisero di compiere il colpo "ispirati" dalla visione de Il Padrino parte II, film dove recitavano sia Al Pacino che John Cazale. La produzione del film pagò poi l'operazione di cambio del sesso al vero "Leon".

Quel pomeriggio di un giorno da cani
Quel pomeriggio di un giorno da cani
Il Verdetto
Un sudatissimo ed elettrizzante capolavoro che ha settato gli standard di qualsiasi film con gli ostaggi.
Il parere dei lettori0 Voti
0
8.5

Trailer e altro

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