Il film si divide in due parti molto definite: l'adolescenza e la maturità di quattro amici, Lorenzo Carcaterra, chiamato "Shakes", Michael Sullivan, John Reilly e Tommy Marcano che vivono ad Hell's Kitchen, una zona all'epoca malfamata di New York, sita nella Midtown West di Manhattan e, temporalmente, tra la metà degli anni sessanta e l'inizio degli anni ottanta.
Ci sono poche cose più indicative di "vecchio cinema" di una voce narrante onnipresente, che cerca di imporre allo spettatore cosa guardare, cosa significa e come si deve sentire al riguardo. Sono espedienti di sceneggiatura che non si usano più, semplicemente, e che sono disseminati nelle due ore e mezzo di Sleepers, un film scritto e diretto da Barry Levinson nel 1996, che per il motivo che ho appena descritto dimostra più anni di quelli che ha.
Dietro Sleepers c'è una controversia: la pellicola é basata su un omonimo romanzo di Lorenzo Carcaterra, che all'epoca giurò che i fatti narrati, con nomi diversi, fossero realmente accaduti. Il Dipartimento di Giustizia americano fece pressioni per far bollare il libro come "storia di fiction", ed il motivo è presto detto: se la prima parte del film, con il racconto della pre-adolescenza dei quattro amici di Hell's Kitchen, assomiglia ad uno dei tanti film di Martin Scorsese sulle comunità italo-americane endemicamente controllate dalla Mafia, la seconda si trasforma in una specie di legal thriller che racconta la vendetta dei quattro, ora adulti, nei confronti degli ex-aguzzini del riformatorio. Nessuna istituzione giudiziaria avrebbe potuto ammettere che uno dei suoi processi sia stato truccato.
Sleepers è uno di quei film dove la bontà del mestiere supera di gran lunga la bontà dello script. Leggere il cast è impressionante, e se sui giovani virgulti qualche dubbio lo si può avere (la carriera ad alto livello di Jason Patric più o meno deragliò dopo questo film, look e outfit di Brad Pitt invece sembrano usciti direttamente dal set di Seven), è la "vecchia guardia" a salvare la baracca: l'intensità dello sguardo del prete di Robert De Niro, lo sguardo sconfitto dell'avvocato cialtrone di Dustin Hoffman, la classe del mafioso vecchio stampo di Vittorio Gassman, che ha le migliori battute del film.
Sleepers
Il Verdetto
Un super-cast riesce a rendere appetibile uno script di pesante e retorica digestione.