Strange World – Un mondo misterioso
Dove vedere “Strange World – Un mondo misterioso” in streaming
Recensione
Non sorprende più vedere la rapidità con cui certi progetti vengano sparati in piattaforma senza passare neanche un minuto in sala. Quello che impressiona di più di Strange World è la totale assenza di marketing da parte di un’azienda (Disney, ovviamente) che sa come “spingere” i suoi prodotti, quando vuole. Si tratta quindi di un flop annunciato?
In realtà, il film di Don Hall prosegue il percorso tracciato da Encanto, ovvero narrare le differenze generazionali e i conflitti famigliari all’interno di un contesto “magico”. Nondimeno, le differenze di scrittura sono importanti: meno Garcia Marquez, più Stranger Things; meno musical, più avventura. Sarà per questo motivo che l’assenza di un villain, stavolta, pesa di meno? L’azione è frenetica, ma non mancano momenti di riflessione acuta nei dialoghi tra le tre generazioni della famiglia Clade: Jaeger è il boomer, l’uomo d’azione sicuro di sé che ha vissuto sempre ai suoi termini, fregandosene delle conseguenze su persone e cose che lo circondavano; Searcher è il Gen-X, molto più insicuro, studioso, e portato a non ripetere gli errori del genitore nella gestione del rapporto con il figlio; Ethan è il Gen-Z, fluido, cresciuto nel Mito del nonno ma con una spiccata sensibilità ambientale.
Ebbene sì, Strange World ha dei personaggi scritti bene, gode di un’azione sfrenata per gran parte del minutaggio e spinge l’acceleratore sul tema ambientale senza troppe preoccupazioni: il pando è un’evidente metafora del petrolio, ovvero una risorsa energetica che ha aiutato l’umanità a progredire, ma alle spese dell’ambiente.