Hank Palmer è un affermato avvocato difensore di criminali. Quando torna nella piccola città d'origine per i funerali della madre, ad attenderlo trova il padre Joseph, stimato e onesto giudice, e i suoi due fratelli. Il rapporto con il padre è freddo e conflittuale, ma quando l'uomo viene accusato di omicidio, Hank decide di restare e aiutarlo difendendolo in tribunale. Il crimine di cui è accusato riguarda un omicida che lui stesso aveva condannato vent'anni prima. Il giudice non ricorda nulla e Hank è l'unico che crede nella sua innocenza.
Cos'è. "The Judge" è una pellicola che cerca di mescolare i lineamenti del legal drama ei legami famigliari rancorosi con una spruzzatina della recitazione "a cazzeggio" che ha caratterizzato gli ultimi anni di carriera di Robert Downey Jr. Come accade spesso, è un funerale a rimettere di fronte l'uno all'altro un padre (Joseph Palmer) che è stato rigido e severo con un figlio (Hank Palmer) che è stato ribelle e scapestrato. Il fato concede loro una nuova possibilità di confronto, nella forma di un processo per omicidio volontario di cui viene accusato Joseph, giudice di una piccola contea dell'Indiana, che verrà difeso da Hank, avvocato di grido di New York.
Com'è. Il film diretto da David Dobkin è sapiente nell'alternare momenti brillanti alle tipiche situazioni di sottintesa tensione famigliare, quelle in cui si rivangano motivi di rancore mai sopito e oramai ingiustificato. La sceneggiatura pesca invece fin troppo in cliché americani consunti (la fuga dalla provincia, la promessa del baseball rovinata da un incidente...) e ricorre ad un numero eccessivo di sottotrame che finiscono per far perdere l'attenzione sui temi principali (il processo, il rapporto padre-figlio), tanto da arrivare a degli epiloghi svuotati di significato.
Perché vederlo. Il cast è all-star, e oltre ai due protagonisti vede la partecipazione dei sempre ottimi Vera Farmiga, Billy Bob Thornton e Vincent D'Onofrio. Le performance degli attori sono il vero aspetto positivo di "The Judge", e l'alchimia tra i due Robert raggiunge punte d'eccellenza.
Perché non vederlo. Il film dura la bellezza di due ore e venti minuti, e avrebbe potuto essere snellito di almeno mezzora. Troppa (inutile) carne al fuoco, e il peso di dover dare una chiusura a tutto si avverte nel finale, tirato per le lunghe in termini di tempo, e tirato via per la qualità della scrittura.
Una battuta. Hank Palmer: "Lo so che i miei clienti sono tutti colpevoli. Per gli innocenti, costo troppo."
The Judge
Il Verdetto
Cast solido e filmato magnificamente ma completamente cliché, The Judge assomiglia troppo tristemente ad un film della TV pomeridiana per gli attori che riesce a schierare.