Toys – Giocattoli alla riscossa
Quando i giocattoli prendono vita, i sogni prendono forma
Scheda del Film
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Recensione
Toys – Giocattoli alla riscossa si presenta come un’opera animata ambiziosa e visivamente accattivante, ma che finisce per rimanere schiacciata sotto il peso delle sue stesse aspirazioni. Diretto da Jérémie Degruson, il film tenta di seguire la scia di Toy Story, un classico della Pixar che ha ridefinito l’animazione moderna, ma non riesce mai a trovare una propria identità distinta.
La storia ruota intorno a due giocattoli: Don, un marionetta-cavaliere che fa il verso al Don Chisciotte, dal carattere insicuro ma intraprendente, e DJ Doggy Dogg, un peluche con microfono con una passione per il rap. La trama principale è disseminata di distrazioni eccessivamente elaborate: Don, per esempio, ha frequenti sequenze d’immaginazione in cui sogna di essere un vero cavaliere, ma queste scene, seppur visivamente creative, spezzano il ritmo del film senza contribuire in modo significativo allo sviluppo del personaggio. Allo stesso modo, le sequenze musicali di DJ Doggy Dogg, per quanto energiche e stilisticamente ben realizzate, si percepiscono come un elemento forzato, inserito più per strizzare l’occhio a un pubblico giovane che per avanzare la narrazione.
Un’altra stranezza narrativa è rappresentata dalle interazioni con gli animali domestici, che sembrano essere dotati di un livello di coscienza paragonabile a quello dei giocattoli. Questa dinamica, che poteva essere un’interessante novità, risulta mal sviluppata e lascia molte domande irrisolte sul funzionamento dell’universo del film.
Una delle scelte più controverse del film è la decisione di permettere agli esseri umani di vedere i giocattoli animarsi. Questo cambia radicalmente la dinamica che aveva reso affascinante l’universo di Toy Story: il segreto della vita nascosta dei giocattoli. In Toys – Giocattoli alla riscossa, questa regola viene infranta senza una giustificazione convincente, generando un senso di confusione e riducendo il fascino del concept di base.
La presenza di adulti che interagiscono consapevolmente con i giocattoli vivi sembra essere stata introdotta come espediente comico, ma finisce per minare la sospensione dell’incredulità e diluire il cuore emotivo della storia.
Sul piano tecnico, Toys – Giocattoli alla riscossa mostra il talento di Degruson nella costruzione visiva. Le animazioni sono fluide e dettagliate, con un uso creativo della luce e dei colori che rende ogni scena un piacere per gli occhi. Tuttavia, la bellezza visiva non riesce a compensare le lacune narrative e strutturali.
Le musiche del film, in particolare le sequenze rap di DJ Doggy Dogg, sono energiche e accattivanti, ma rischiano di alienare una parte del pubblico meno incline a questo stile. Inoltre, l’eccesso di numeri musicali appesantisce ulteriormente un film già frammentato.