Genere: Noir
Autore: Juan Díaz Canales, Juanjo Guarnido
Editore italiano: Rizzoli Lizard
Blacksad – Dove lo compri
Recensione
- Da qualche parte fra le ombre
- Arctic Nation
- Anima rossa
- L’inferno, il silenzio
- Amarillo
- E poi non resta niente – Parte prima
- E poi non resta niente – Parte seconda
Blacksad è una serie di storie di detective noir hardboiled, molto nello stile di Raymond Chandler e Dashiel Hammett, e ha come protagonista un cinico investigatore privato di nome John Blacksad. I disegni a fumetti si tuffano con gusto in tutti i tipici tropi del noir hardboiled, mentre vediamo Blacksad navigare tra scrivanie di polizia ingombre, con le ombre delle veneziane, vicoli sporchi di città anni ’50, le lussuose case dei ricchi e infine il suo passato, pieno di rimpianti e vecchie fiamme. Il tutto mentre fornisce la sua cinica narrazione interiore, ovviamente.
Il fumetto Blacksad è diventato popolare e molto apprezzato, ricevendo numerosi premi. I volumi vengono prodotti prima per il mercato francese, sebbene creati da due autori spagnoli, e successivamente tradotti. Una volta ogni pochi anni viene pubblicato un nuovo volume, perché lo scrittore e l’artista devono prendersi il loro tempo per produrre ogni volta qualcosa di speciale, con pagine cinematografiche composte in modo entusiasmante e disegni e colori accuratamente perfezionati. Ogni nuova uscita è diventata un evento editoriale nel mondo dei fumetti.
Come si può vedere già dalla copertina, questa è una serie con animali antropomorfi. Blacksad è un gatto nero, ma ci sono anche topi, rinoceronti, lucertole, gorilla e tutti i tipi di altri animali che abitano il fumetto, e questo è del tutto normale nel mondo della storia. Come in Zootropolis (Guarnido collabora con Disney), gli animali sono stereotipati nella misura in cui riflettono le emozioni umane. Donnole e lucertole sono spesso i criminali, cani e lupi i poliziotti, gorilla e maiali sono i boxer, c’è un direttore rumoroso e polemico che è un tricheco e Blacksad è molto simile a un gatto: un solitario, scontroso, silenzioso, pronto a mostrare gli artigli. Ovviamente Blacksad è molto più cupo di Zootropolis, non è un prodotto per bambini.
Il comparto artistico è assolutamente meraviglioso. Guarnido riesce a esprimere più emozioni (ed emozioni davvero sfumate) da questi animali di quanto la maggior parte degli artisti riesca a fare con gli umani. Gli aspetti animali accentuano persino le espressioni o si adattano strettamente alla nostra impressione di questi animali. Uccidere qualcuno a sangue freddo ha più senso per gli animali a sangue freddo. I rettili sembrano predatori. I ratti sembrano ratti, ci siamo capiti. Oltre a ciò, ogni singola vignetta dà l’impressione che sia stato dedicato molto pensiero alla composizione e alle prospettive. I movimenti e l’azione sembrano fluidi e dinamici, come se stessimo davvero guardando un film. E gli acquerelli aggiungono umore: cupo o caldo o chiaro o torbido.
Per quanto riguarda le storie, questa serie è stata creata per coloro che amano il genere poliziesco hardboiled. È una lettera d’amore ai tropi e, come tale, è più incentrata sullo stile che sulla sostanza. Tuttavia, quei tropi sono ripresi con verve e precisione. La prima storia, Da qualche parte fra le ombre (2000) è una storia noir molto canonica sull’omicidio di una star del cinema e ha tutti i giusti ritmi di una storia noir, ma se vuoi davvero approfondire il personaggio di John Blacksad potresti trovarla un po’ superficiale. Dopo questo episodio di apertura, le storie diventano più lunghe e ognuna affronta nuovi temi. Arctic Nation (2002) parla di razzismo e di un movimento di supremazia bianca, avviato da mammiferi artici dalla pelliccia bianca come orsi polari, foche e volpi artiche. Questo improvvisamente getta John dalla parte dei neri. Sebbene un po’ superficiale, la storia ha alcuni buoni colpi di scena e un finale forte. Anima rossa (2005) affronta il tema del maccartismo, dei nazisti in fuga e dei segreti della bomba atomica. Blacksad indaga sugli omicidi in un gruppo di intellettuali e artisti di sinistra.
