Scheletri

Zerocalcare, nome d'arte di Michele Rech, è un ragazzo dell'83. In termini generazionali, si tratta di un early millennial, probabilmente la classe d'età più scolarizzata e al tempo stesso quella che più ha subito,  economicamente e psicologicamente, la perdita del "posto fisso". Quest'aspetto ha influenzato molto le sue opere, dove ha sempre evidenziato il suo stato di eterno studente-lavoratore precario che vive in una bolla fabbricando storie mentre in realtà egli resta immobile.

Così, mentre galleggia nel presente, tutte le sue storie pescano dal vissuto passato, tutti i suoi personaggi sono costruiti sugli amici di sempre. Scheletri assomiglia ad una presa di coscienza di come il mondo attorno a lui si stia muovendo: gente che cambia casa, città, mette su famiglia e genera figli...la cupezza di questa graphic novel, che ha tinte da thriller-noir pur non tradendo lo spirito generale dell'autore, è più da imputare a questi "mostri" interni che Zero si porta dietro, e che ha già dimostrato in passato di far fatica a gestire: dove sta andando Zerocalcare? Che direzione deve prendere?

Il dubbio è che questo brillante fumettista abbia attinto tutto il possibile dal suo universo immaginario e necessiti di "vivere un po'" per poter trattare altro. Forse è tempo di lasciare l'Armadillo e Secco sugli scaffali, e crescere.