Il franchise di Gundam è uno dei fenomeni culturali più duraturi e influenti nella storia dell’intrattenimento giapponese e mondiale. Lanciato per la prima volta nel 1979 con l’anime Mobile Suit Gundam, ideato da Yoshiyuki Tomino e prodotto dallo studio Sunrise, Gundam ha non solo rivoluzionato il genere mecha (robotico) ma anche ampliato i confini della narrazione animata, introducendo un nuovo tipo di realismo psicologico, etico e politico. A più di quattro decenni dal suo debutto, Gundam è diventato una saga multimediale composta da serie televisive, film, manga, light novel, videogiochi e un vasto assortimento di modellini, i celebri Gunpla, che continuano a generare un’industria redditizia e un seguito appassionato.
Indice
Le Origini di Gundam: il contesto storico e culturale
Negli anni ’70, il Giappone stava vivendo un cambiamento sociale e culturale che si rifletteva anche nel mondo dell’intrattenimento e, in particolare, nell’industria dell’animazione. La nazione, dopo la devastazione della Seconda guerra mondiale e il successivo boom economico, si trovava ad affrontare un periodo di introspezione e di riflessione sui propri valori.
In questo contesto, il genere mecha, con i suoi robot giganti e le storie di eroi impegnati in battaglie spettacolari, si stava affermando come uno dei più popolari dell’animazione giapponese. Tuttavia, prima di Gundam, i robot protagonisti di queste serie erano prevalentemente visti come macchine quasi invincibili, spesso con un’aura eroica o mitologica, tipica dei “Super Robot” come Mazinger Z di Go Nagai.
L’era dei Super Robot
Le storie dei Super Robot erano in gran parte fantasy moderne: i robot erano creature semi-divine, alimentate da fonti energetiche misteriose e controllate dai loro giovani piloti come estensioni della loro forza morale. I nemici erano spesso alieni o creature mostruose, rappresentazioni di una minaccia esterna e oscura contro cui l’umanità si univa e combatteva. Mazinger Z, Getter Robo e altre opere del genere rappresentavano ideali eroici e una visione binaria di bene contro male. Questo filone narrativo era perfetto per un pubblico di bambini e adolescenti, con storie dove il protagonista trionfava invariabilmente contro il male, grazie a robot che rappresentavano idealmente poteri superiori e invincibili.
Tomino voleva raccontare la guerra come una tragedia umana, caratterizzata da complessità e compromessi morali
Yoshiyuki Tomino e l’idea del Real Robot
In questo contesto arrivò Yoshiyuki Tomino, un regista e sceneggiatore di talento che aveva già lavorato in vari progetti per Sunrise, un giovane studio d’animazione. Tomino aveva una visione diversa di cosa il genere mecha potesse rappresentare: voleva raccontare la guerra non come una semplice battaglia tra bene e male, ma come una tragedia umana, caratterizzata da complessità e compromessi morali. La sua intuizione fu quella di creare robot più realistici, che non fossero semplici strumenti di potere eroico, ma vere e proprie macchine belliche, con limiti, costi e rischi associati. Questa idea divenne la base di quella che verrà definita la “Real Robot Series”.
La Nascita di Mobile Suit Gundam (1979)
Nel 1979, Mobile Suit Gundam esordisce nelle TV giapponesi come una serie anime destinata a trasformare radicalmente il genere mecha. Diretto da Yoshiyuki Tomino e prodotto dallo studio Sunrise, questo anime nasce inizialmente come un progetto ambizioso ma di nicchia. Mobile Suit Gundam racconta la storia di un giovane chiamato Amuro Ray, trascinato nel cuore di un conflitto interplanetario come pilota del Gundam RX-78-2, un prototipo avanzato di mobile suit, ossia un robot antropomorfo utilizzato come arma. La serie si distingue subito per la sua rappresentazione cruda e matura della guerra, una scelta che segna una rottura con il genere “super robot” fino a quel momento dominante.
Il Concetto di “Real Robot” e la Rivoluzione del Genere
Fino alla fine degli anni ‘70, i robot giganti dell’animazione giapponese, i cosiddetti “super robot”, erano macchine quasi mitiche, dotate di poteri straordinari e pilotate da eroi impavidi, in battaglie dove la distinzione tra bene e male era netta. Mobile Suit Gundam, tuttavia, introduce una nuova visione: i mobile suit non sono macchine invincibili, bensì strumenti bellici realistici e fallibili. Questa innovazione ha portato alla nascita del sottogenere “Real Robot”, caratterizzato da una tecnologia verosimile e da una visione della guerra come un evento tragico e ambiguo, non glorificato.
Il Gundam RX-78-2 stesso incarna questa innovazione: non è imbattibile, ha bisogno di manutenzione e ha limiti tecnici, e il suo pilota, Amuro, deve fare i conti con le difficoltà pratiche e psicologiche del combattimento. Il concetto di “Real Robot” pone l’accento sulla tecnologia come un’arma pericolosa nelle mani dell’uomo, piuttosto che un essere sovrannaturale. In Mobile Suit Gundam, i mobile suit sono macchine che rispondono alle esigenze della guerra, usate da soldati di entrambi gli schieramenti in un contesto credibile di sviluppo scientifico.
La Trama: Amuro Ray e la Guerra tra Federazione Terrestre e Zeon
La serie è ambientata nell’Universal Century (UC) 0079, un’epoca in cui l’umanità ha colonizzato lo spazio e ha iniziato a costruire insediamenti nelle cosiddette Side, colonie spaziali orbitanti intorno alla Terra. Tuttavia, il sovraffollamento e le disparità sociali hanno portato al malcontento nelle colonie, culminando nella dichiarazione d’indipendenza di una di queste, Side 3, che si proclama Principato di Zeon. Zeon inizia una guerra di indipendenza contro la Federazione Terrestre, una guerra senza esclusione di colpi in cui entrambe le parti sono colpevoli di atrocità.
In questo contesto di brutalità e realismo si muove Amuro Ray, un adolescente tecnicamente dotato, che si ritrova per caso a bordo del prototipo RX-78-2 Gundam durante un attacco di Zeon. Amuro diventa così un soldato riluttante, costretto ad affrontare la realtà della guerra e le proprie emozioni contrastanti. La crescita del personaggio riflette le paure e le ansie di una generazione giovane, gettata in un conflitto per ragioni politiche che spesso non comprendono. Questa profondità psicologica nei protagonisti era una novità nel mondo dell’animazione robotica e donava alla serie una dimensione adulta e drammatica, in cui le vittime e le perdite diventavano parte della narrazione.
Char Aznable: La Figura del Nemico Complesso e la Rivalità Iconica
Una delle innovazioni di Mobile Suit Gundam è l’introduzione di un antagonista ambivalente e carismatico: Char Aznable. Conosciuto anche come “La Cometa Rossa” per le sue abilità di pilota e il colore del suo Zaku II personalizzato, Char è uno degli avversari principali di Amuro, ma anche un personaggio complesso, spinto da motivazioni personali che vanno oltre la semplice fedeltà a Zeon. Char ha un passato traumatico legato alla famiglia Zabi, i leader di Zeon, verso cui nutre rancore per aver ucciso il padre e oppresso il popolo. La sua lotta, quindi, non è solo una questione politica, ma una vendetta personale.
Char e Amuro rappresentano due facce di una stessa medaglia, due giovani costretti a combattere per ideali che non sentono propri, uniti da una rivalità che li spinge a esplorare i propri limiti. La loro relazione è al tempo stesso conflittuale e interdipendente: Amuro e Char riconoscono il valore dell’altro e, pur essendo nemici, nutrono un rispetto reciproco che li spinge a migliorarsi e ad approfondire le loro convinzioni. Questa rivalità, caratterizzata da momenti di tensione e rispetto, rappresenta uno degli elementi più iconici e duraturi della saga di Gundam.
La Guerra Vista da Dentro: Un Approccio Realistico e Anti-bellico
Il franchise esplora le conseguenze della guerra dal punto di vista umano, con una narrazione che mette in discussione le ragioni stesse del conflitto. L’ambientazione della serie originale, l’Universal Century (UC), descrive un futuro in cui le colonie spaziali, stanche della dominazione della Terra, insorgono per ottenere l’indipendenza, sfociando in una lunga guerra civile tra la Federazione Terrestre e il Principato di Zeon. Quella di Zeon è una lotta inizialmente ideologica e di liberazione, ma il potere finisce per corrompere anche loro, rendendo entrambe le fazioni moralmente ambigue e lontane dal tradizionale schema “buoni contro cattivi”. Zeon, pur rappresentando inizialmente una popolazione oppressa, si trasforma nel corso della guerra in una potenza violenta e spietata, capace di atti estremi come il bombardamento di intere colonie.
La narrazione anti-bellica di Gundam è un tratto distintivo dell’autore Yoshiyuki Tomino, il quale ha sempre mostrato una visione disincantata del conflitto, descrivendone le atrocità e i costi umani. Nel mondo di Gundam, ogni vittoria ha un prezzo, e le battaglie, lungi dall’essere eroiche, sono spesso tragiche e senza vincitori. Gli spettatori vengono immersi in un’atmosfera di caos morale e grigio etico: i personaggi devono affrontare scelte difficili e la costante minaccia della morte, ricordando al pubblico che la guerra non è mai un’opzione gloriosa, ma piuttosto una tragedia umana inevitabile e devastante.
L’Ambiguità Morale dei Conflitti: i Grandi Temi della Saga
Gundam introduce una serie di temi complessi che andranno a definire l’intero franchise, influenzando molte delle sue opere successive. Tra questi, spiccano:
- Ambiguità Etica e Politica: Gundam rifiuta il semplice schema del “bene contro il male” e mette in scena una guerra in cui entrambi i fronti sono capaci di azioni eroiche, ma anche di crudeltà e violenze. Questo approccio costringe il pubblico a interrogarsi sulle motivazioni e sulle conseguenze della guerra, evitando risposte facili.
- Le Conseguenze Psicologiche della Guerra: La serie esplora come i protagonisti vengano segnati dai traumi del conflitto, soffrendo di stress post-traumatico, senso di colpa e solitudine. Gli effetti della guerra non si limitano ai caduti, ma si riflettono anche nei sopravvissuti, che devono convivere con cicatrici interiori profonde.
- La Tecnologia come Arma di Distruzione: In Gundam, i Mobile Suit non sono solo macchine spettacolari, ma rappresentano anche la follia umana che investe enormi risorse in strumenti di morte. I robot sono una metafora della tecnologia che, seppur nata per aiutare, diventa spesso un’arma devastante nelle mani di chi cerca il potere.
- L’Impulso all’Autodistruzione dell’Umanità: Diverse serie del franchise riflettono il pessimismo di Tomino riguardo la tendenza umana all’autodistruzione. In un ciclo apparentemente infinito, la storia dell’Universal Century mostra come, anche dopo una guerra devastante, l’umanità non impari dai propri errori e si avvii sempre verso nuovi conflitti.
Il flop iniziale e il successo cult
Nonostante la sua innovazione, Mobile Suit Gundam non ottenne subito il successo sperato. Il pubblico, ancora abituato ai toni epici e manichei dei Super Robot, non riuscì inizialmente ad apprezzare questa serie che proponeva una visione così cruda e realistica. I temi maturi e la struttura narrativa complessa, in contrasto con le convenzioni del genere, portarono alla cancellazione della serie dopo 43 episodi (inizialmente ne erano previsti 52).
Tuttavia, dopo la cancellazione, il fenomeno Gundam trovò una nuova vita. La serie iniziò a sviluppare un seguito di culto grazie alle repliche televisive e, soprattutto, grazie alla vendita dei modellini in scala dei Mobile Suit (Gunpla). Questa forma di merchandising non solo permise al franchise di continuare, ma lo trasformò in un fenomeno di massa. I Gunpla permisero ai fan di avvicinarsi fisicamente ai Mobile Suit, personalizzando e ricreando le scene della serie, un modo per immergersi attivamente nell’universo di Gundam.
Con il tempo, Mobile Suit Gundam divenne un vero fenomeno culturale, destinato a segnare la nascita di un universo narrativo complesso che avrebbe dato vita a decine di seguiti, spin-off e linee temporali alternative.
L’Eredità di Mobile Suit Gundam
La serie originale di Mobile Suit Gundam ha stabilito molti dei temi e degli elementi stilistici che sarebbero diventati fondamentali per il franchise. Temi come l’etica della guerra, l’ambiguità morale dei conflitti e la crescita personale dei giovani protagonisti sono rimasti centrali in tutte le opere successive. L’impatto di Mobile Suit Gundam va ben oltre l’industria dell’animazione, influenzando la narrativa di fantascienza e consolidando il genere mecha. Con il suo approccio realistico e drammatico, Mobile Suit Gundam è diventato un’opera di riferimento non solo per i fan degli anime, ma anche per appassionati di fantascienza e storie di guerra.
In conclusione, la nascita di Mobile Suit Gundam ha rappresentato una vera e propria rivoluzione. Il passaggio dai super robot ai real robot ha permesso una nuova profondità narrativa, e Yoshiyuki Tomino, con il suo approccio visionario, ha portato un messaggio anti-bellico e un’analisi della guerra che è rimasta un punto fermo di tutta la saga. Da un progetto che rischiava la cancellazione, Mobile Suit Gundam è diventato un fenomeno culturale, destinato a plasmare un universo narrativo vasto e in continua evoluzione, capace di ispirare generazioni di appassionati in tutto il mondo.
Gundam ha lasciato un’impronta duratura nel genere mecha e nella fantascienza giapponese, non solo per la complessità dei suoi temi, ma anche per la capacità di trattare argomenti maturi in un formato anime, rivolgendosi sia agli adolescenti sia agli adulti. Le serie successive, specialmente quelle ambientate nell’Universal Century come Zeta Gundam e Gundam Unicorn, hanno ripreso e approfondito i temi psicologici e morali, con personaggi sempre più sfaccettati e relazioni più intricate. L’influenza di Gundam è visibile anche in molti anime mecha successivi, come Evangelion e Code Geass, che hanno ereditato la struttura narrativa e la profondità psicologica dei personaggi, creando storie dove il robot è il mezzo, ma l’animo umano è il vero protagonista.
L’Evoluzione del Franchise: Le Serie TV, gli OVA e i Film
L’universo di Gundam è tra i più vasti e stratificati della fantascienza giapponese, con una narrativa che si snoda su due linee principali: l’Universal Century (UC) e le Alternative Universes (AU). Ogni timeline esplora temi universali come il conflitto, l’etica della guerra e l’umanità dei suoi protagonisti, ma con contesti e ambientazioni diverse. Qui di seguito approfondiremo le serie TV, gli OVA e i film principali che hanno reso Gundam un fenomeno mondiale, evidenziando la loro posizione nella cronologia dell’universo e l’importanza narrativa all’interno del franchise.
Universal Century (UC) Timeline
L’Universal Century è la linea temporale originale, ideata da Yoshiyuki Tomino nel 1979, ed è il cuore del franchise. Ambientata in un futuro in cui l’umanità ha colonizzato lo spazio e vive in colonie orbitanti, l’UC esplora la tensione politica e sociale tra la Terra e le colonie, tematiche che riecheggiano i conflitti storici del XX secolo.
- Mobile Suit Gundam (1979): La serie originale racconta la guerra tra la Federazione Terrestre e il Principato di Zeon, una colonia spaziale che lotta per l’indipendenza. Mobile Suit Gundam introduce Amuro Ray, un giovane civile che diventa il pilota del Gundam RX-78-2, e Char Aznable, il misterioso antagonista mascherato, simbolo del risentimento coloniale. Con il suo realismo politico e i suoi personaggi complessi, questa serie getta le basi per tutti i futuri sviluppi della saga.
- Mobile Suit Zeta Gundam (1985): Ambientato sette anni dopo la serie originale, Zeta Gundam è spesso considerato uno dei vertici narrativi del franchise. La trama introduce Kamille Bidan, un nuovo protagonista coinvolto in una guerra tra la Federazione Terrestre e un’organizzazione militare chiamata Titans, nata per sopprimere ogni forma di resistenza delle colonie. Con un tono più cupo e una riflessione amara sulla natura della guerra e della corruzione, Zeta è un esempio della maturazione del franchise.
- Mobile Suit Gundam ZZ (1986): Seguito diretto di Zeta Gundam, ZZ adotta un tono inizialmente più leggero e comico rispetto al suo predecessore, anche se si addentra poi in tematiche drammatiche. Introduce nuovi personaggi e cambia radicalmente prospettiva, offrendo un momento di respiro narrativo prima di riprendere l’intensità della trama dell’UC.
- Char’s Counterattack (1988): Primo lungometraggio cinematografico del franchise, Char’s Counterattack è considerato il capitolo conclusivo della rivalità tra Amuro Ray e Char Aznable, che culmina in una battaglia epica tra i due. Il film rappresenta il culmine della narrazione dell’UC, ponendo fine alla storia iniziata con la serie del 1979. Grazie alla qualità delle animazioni e alla portata emotiva della trama, Char’s Counterattack è uno dei film più iconici della saga.
- Mobile Suit Gundam Unicorn (2010-2014): Questo OVA, ambientato tre anni dopo Char’s Counterattack, offre una visione moderna dell’UC, con una qualità di animazione di altissimo livello e una trama che esplora il tema dell’identità e delle tensioni irrisolte tra Terra e colonie. Protagonista è Banagher Links, un ragazzo che scopre un mobile suit chiamato Unicorn Gundam, con cui si troverà coinvolto in una battaglia che cerca di riscrivere l’ordine dell’universo UC.
- Mobile Suit Gundam Narrative (2018): Ambientato poco dopo Unicorn, questo film prosegue la narrazione delle vicende dell’UC con una riflessione sulla “psicoframe”, tecnologia in grado di connettere il Gundam alla mente del pilota. Narrative esplora i limiti della scienza e dell’ambizione umana, ponendo nuove questioni etiche sull’uso dei mobile suit.
L’UC Timeline ha continuato a espandersi con altre serie, OVA e film, come Gundam F91 e Victory Gundam, che esplorano ulteriori sviluppi dell’universo e le sue evoluzioni politiche e tecnologiche.
Alternative Universes (AU) Timeline
Con il crescente successo del franchise, Sunrise ha creato nuove serie ambientate in linee temporali alternative per attirare un pubblico più ampio e variegato, introducendo variazioni narrative e stilistiche pur mantenendo alcuni dei temi centrali di Gundam.
- Mobile Fighter G Gundam (1994): Questa serie si discosta drasticamente dall’UC, mescolando elementi di arti marziali e fantascienza. In un universo alternativo dove le colonie terrestri risolvono i conflitti con tornei di Gundam pilotati da rappresentanti di ogni nazione, G Gundam combina il genere mecha con la narrativa da torneo, con un tono spesso sopra le righe e iconico per la sua eccentricità.
- Mobile Suit Gundam Wing (1995): Ambientata in un contesto di guerra tra la Terra e le colonie, Gundam Wing è una delle serie che ha avuto maggior successo internazionale. Segue cinque giovani piloti di Gundam, ognuno con la propria visione del conflitto. Caratterizzata da temi di ribellione e individualismo, Wing ha segnato la prima esposizione di Gundam per molti spettatori occidentali grazie alla sua messa in onda su Toonami.
- After War Gundam X (1996): Ambientata in un mondo post-apocalittico, questa serie esplora le conseguenze di una guerra globale che ha devastato la Terra. Con un’attenzione al tema della sopravvivenza e della speranza, Gundam X rappresenta un tentativo di rivisitare i temi del conflitto e della ricostruzione sociale in una prospettiva nuova.
- Turn A Gundam (1999): Spesso considerata una delle serie più originali del franchise, Turn A Gundam, diretto da Tomino, unisce tutte le timeline di Gundam in una sorta di universo unico. La storia è ambientata in una civiltà che si trova di fronte alla tecnologia dei mobile suit come reliquia di un passato dimenticato, creando un’atmosfera sospesa tra fantascienza e steampunk. Turn A esplora tematiche filosofiche sulla tecnologia e l’identità culturale, segnando uno dei punti più alti della creatività del franchise.
- Mobile Suit Gundam SEED (2002) e Mobile Suit Gundam SEED Destiny (2004): Questi reboot modernizzano gli archetipi della serie originale e l’estetica dei mobile suit. Ambientata in un universo alternativo in cui gli esseri umani si dividono tra Coordinators, geneticamente potenziati, e Naturals, SEED affronta la discriminazione e la guerra da una prospettiva personale e romantica. Grazie alla qualità dell’animazione e alla forte caratterizzazione dei personaggi, SEED è diventata una delle serie più popolari del franchise.
- Mobile Suit Gundam 00 (2007-2009): Ambientato nel 24° secolo, in un mondo dilaniato da guerre per il controllo delle risorse energetiche, Gundam 00 introduce i Gundam Meister, un gruppo di piloti che combattono per fermare i conflitti. Questo è il primo Gundam ambientato in un timeline che rispecchia il nostro mondo (l’Anno Domini) e affronta in modo diretto temi come la geopolitica e la globalizzazione.
- Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans (2015-2017): Ambientato in un futuro di povertà e ingiustizia, Iron-Blooded Orphans racconta la storia di un gruppo di giovani soldati mercenari in lotta contro l’oppressione sociale. Ispirata a temi di critica sociale e politica, questa serie ha un tono cupo e realistico, esplorando il sacrificio e la brutalità della guerra.