Crisi in sei scene

L'esordio di Woody Allen come deus ex machina (attore, regista, showrunner) di una serie TV è un ottimo spunto per l'inizio di qualsiasi articolo su "Crisi in sei scene", tuttavia è anche fuorviante.

Calcoli alla mano (6 episodi da circa ventuno minuti), il minutaggio totale si aggira poco sopra le due ore, la durata media di un film. Considerato che esiste una sola vera storyline e che gli episodi si susseguono senza reali interruzioni sulla linea temporale, Crisi in Sei scene è un film serializzato.

Verbosissima e brillante nell'humour come le migliori opere alleniane, questa serie si poggia su un pretesto esilissimo: la convivenza forzata degli anziani, agiati e annoiati coniugi SJ (Allen) e Kay (Elaine May) con la giovane Lennie (Miley Cyrus), attivista rivoluzionaria di moti sessantottini. Equivoci a go-go, e un finale rocambolesco per un episodio artistico ovviamente minore nel curriculum del buon Woody, ma tutt'altro da disprezzare.

Non aspettatevi un capolavoro, ma godetevi uno script manierista che elargisce comunque qualche perla.