24 Gennaio 2023

How I Met Your Mother

How I Met Your Mother

Genere: Commedia

Showrunner: Carter Bays|Craig Thomas

Cast: Josh Radnor, Jason Segel, Cobie Smulders, Neil Patrick Harris, Alyson Hannigan

Stagioni: 9

Episodi: 208

Durata media: 22|25 minuti

Sinossi: How I Met Your Mother racconta la storia di Ted Mosby, un architetto di successo che un bel giorno, nel 2030, decide di raccontare ai suoi figli come ha conosciuto la loro mamma. Insieme agli amici Lily e Marshall, Barney e Robin, Ted ha vissuto molteplici ed esilaranti avventure quotidiane che racconta alla sua famiglia e a noi, con toni leggeri ma ricchi di piccole e grandi verità sulla vita, l’amicizia, l’amore.

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Recensione

Ragazzi, ora vi racconterò l’incredibile storia…di come le diverse esigenze di produzione e di scrittura possano rovinare un prodotto seriale di qualità.

How I met your Mother debuttò sulla CBS nel settembre 2005, non troppo casualmente un anno dopo che Friends (NBC) si era concluso. Lo show creato da Carter Bays e Craig Thomas, in effetti, ha molte caratteristiche comuni con l’iconica sitcom anni ’90. Cito le più evidenti: un gruppo di amici (tutti bianchi, tutti etero) nei loro twentysomething che vivono a New York tra relazioni di sesso-amore e ambizioni di carriera, ritrovandosi nel locale sotto casa a bere e scherzare. Molto simile, vero? Non deve stupire che una rete concorrente provasse a creare il “suo” Friends, non furono i soli…

…ma How I met your Mother non era un semplice clone, aveva la sua personalità ed una caratteristica di scrittura ben specifica: è una serie con una voce narrante! Il Ted Mosby “maturo” del 2030 racconta ai suoi figli le avventure del se stesso ventenne (Josh Radnor), quelle che lo hanno poi portato a conoscere la loro madre. Un espediente notevole, che raramente viene applicato al genere sitcom, così ancorato all’azione presente. Un altro dei rari esempi di questa struttura è la serie The Wonder Years, da noi trasmessa col titolo Blue Jeans, dove però l’io narrante era nel presente, e quello narrato nel passato.

Ogni episodio di HIMYM è dunque un ricordo di Ted, molto spesso gli autori ricorrono al “trucco” di non far ricordare i fatti correttamente o nell’ordine logico, e questo ha l’effetto di massimizzare l’effetto-sorpresa o i possibili twist. Un episodio dove questa tecnica narrativa raggiunge il suo climax è probabilmente The pineapple incident (1 x 10), ma tutta la prima stagione (e gran parte della seconda e della terza) è un gioiellino di ispirazione e brillantezza di scrittura.

C’era però un problema: Bays e Thomas non godevano propriamente della cieca fiducia della dirigenza della CBS. E a ben donde: si trattava di due talentuosi trentenni che avevano lavorato ai testi di David Lettermann, ma che non avevano mai prodotto un loro show. Il network inizialmente commissionò appena 13 puntate, e si andò avanti così per le prime tre stagioni, con rinnovi strappati faticosamente anno dopo anno. La sitcom faceva numeri appena sufficienti, e i due autori avevano sempre pronto il piano B da girare nel caso di chiusura prematura.

Una sitcom “normale” si preoccupa solo di far crescere i suoi personaggi e vive giorno per giorno, fino a quando autori o network decidono di staccare la spina, ma una sitcom che nasceva con una premessa narrativa così forte doveva necessariamente rispondere a delle domande: chi era la madre? Quando sarebbe saltata fuori? Bays e Thomas avevano pronta la prima risposta fin da principio, al punto che fecero girare da subito le scene del finale della serie ai due attori-bambini che interpretavano i figli di Ted…

…quanto alla seconda risposta, molte cose cambiarono dalla quarta stagione. La serie iniziò ad ingranare e arrivò alla syndication, ovvero la CBS la valutò profittevole e iniziò a venderla, rinnovandola per altre quattro stagioni. A questo punto probabilmente la gran parte delle idee iniziali di Bays e Thomas si era esaurita, e i due furono costretti a spostare parte del focus narrativo da Ted a quello che si era rivelato un classico breakout character, ovvero Barney Stinson (Neil Patrick Harris), trasformandolo da spalla comica a vero e proprio co-protagonista.

Presto, quindi, la domanda dello show (How I met your Mother?) perse di significato, non interessava più a nessuno. Ted passava di relazione in relazione, Barney cresceva e s’innamorava di Robin (Cobie Smulders), gli intrecci si creavano e si distruggevano nell’arco di una stagione e poi si ricominciava. Certo, la serie faceva ancora ridere, le gag erano divertenti e gli inside joke leggen….dari, ma si avvertiva la sensazione che tutto fosse durato troppo.

Fino alla fatidica (e devastante) nona stagione, l’ultima, strutturata su una sola settimana, che porta al matrimonio di Barney e Robin e alla tanto divisiva conclusione della serie. Divisiva, perché? Gli autori avevano messo in scena quello che avevano pensato nel 2005, solo che ormai si era nel 2014 e molte dinamiche tra i personaggi erano cambiate. Se la serie fosse durata tre stagioni, QUEL finale avrebbe avuto un senso. Ma solo in quel caso.

How I Met Your Mother
How I Met Your Mother
Il Verdetto
Nata da un brillante pretesto narrativo, How I Met Your Mother si è sviluppata con una serie di episodi iconici che hanno dato nuova linfa al genere sitcom degli Anni Zero, purtroppo l'eccessiva durata della serie ha portato ad un finale goffo che ne ha minato le premesse e l'eredità.
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7.5

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