18 Maggio 2021

La regina degli scacchi

la regina degli scacchiGenere: Drammatico

Showrunner: Scott Frank, Allan Scott

Cast: Anya Taylor-Joy, Bill Camp, Marielle Heller, Moses Ingram, Harry Melling, Thomas Brodie-Sangster

Stagioni: 1

Episodi: 7

Durata media: 1 ora

Sinossi: In un orfanotrofio del Kentucky negli anni '50 una ragazza scopre di avere un talento incredibile per gli scacchi. Nel frattempo lotta con un problema di dipendenza.

Walter Tevis è stato uno scrittore che ha prestato al cinema dei soggetti molto interessanti: Lo Spaccone e Il colore dei soldi con Paul Newman, L'uomo che cadde sulla Terra con David Bowie. Queen's Gambit è stato il penultimo libro di una bibliografia abbastanza esigua, pubblicato un anno prima della prematura scomparsa nel 1984, e apparentemente dimenticato per decenni.

Come spiegare questo adattamento seriale, trentasette anni dopo? Come tutte le piattaforme avide di contenuti, Netflix è sempre alla ricerca di soggetti interessanti, e il romanzo di Tevis ha almeno un paio di aspetti che lo rendono tale: una (molto americana) storia di formazione con annesso riscatto sociale per raggiungere il successo, e soprattutto una protagonista femminile che mette in scacco (letteralmente) un ambiente maschile e maschilista.

Gli scacchi? Giusto un pretesto narrativo. In questo il differente media aiuta. Mentre nel libro Tevis era "costretto", data la forma scritta, a raccontare più dettagli delle partite, quasi tutte ispirate alla realtà, nella serie le scelte registiche ci fanno vedere ben poco. S'intravede qualche apertura, ma poi il focus delle inquadrature è tutto sugli occhi magnetici di Anya Taylor-Joy. Non li biasimo, gli incontri di scacchi non si prestano ad episodi da un'ora. Osserviamo Beth Harmon imparare il gioco in orfanotrofio, esercitarsi ossessivamente, sognare le mosse visualizzando la scacchiera sul soffitto, iniziare a farsi strada nei campionati locali per poi sfidare il Mondo. Potevano essere gli scacchi così come qualsiasi altra disciplina. Rifletteteci: Beth è un personaggio fittizio che evidenzia un problema di genere negli scacchi agonistici che in quasi quarant'anni è cambiato di poco. Il focus ruota attorno al Sogno e al Riscatto di quella che è a tutti gli effetti una Bobby Fischer in gonnella. Se ci fate caso, infine, il titolo originale può essere letto anche fuori dal contesto scacchistico ("La mossa della donna").

Mentre riponete la scacchiera che avete comprato guardando questa serie, vi dico che lo sviluppo narrativo de La regina degli scacchi è piuttosto prevedibile, ma che la produzione è eccelsa: casting, messa in scena, fotografia, costumi, tutto è "over the top" e ha il pregio di sembrare meglio di quel che è.

La regina degli scacchi
Il Verdetto
"Queen's Gambit" è una mini-serie costruita con sapienza produttiva e ricercatezza estetica, grazie ai quali riesce ad ovviare a tropi narrativi non proprio originali.
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7

Foto da "La Regina degli Scacchi"

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