20 Ottobre 2023

Mythic Quest

Mythic Quest Recensione, dove vederlo in streaming

Genere:

Showrunner:

Stagioni:

4

Episodi:

40

Durata media episodi:

30

Sinossi: Ecco il team artefice del più grande videogioco multiplayer di tutti i tempi. In un posto di lavoro in cui si progettano mondi, si plasmano eroi e si creano leggende, le battaglie più ardue non si combattono nel gioco, bensì in ufficio.

Dove vedere “Mythic Quest” in streaming

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Recensione

Mythic Quest è un caso esemplare di come si possa annacquare un’ottima idea iniziale con una scrittura pigra o semplicemente poco ispirata.

L’ottima idea iniziale è quella di raccontare la vita di una software house del settore videogiochi, produttrice del più famoso MMORPG del mondo (Mythic Quest, appunto). Con un colpo solo si può realizzare una sitcom ambientata in ufficio e proporre un “dietro le quinte” di un’industria che oramai gode di budget che il cinema si sogna ma che finora è stata raccontata poco (e male).

Lo show di Rob McElhenney (Always sunny in Philadelphia) riempie tutte le caselle nel casting: c’è il creatore illuminato ed egocentrico (lo stesso McElhenney), la capo-programmatrice che cerca di essere riconosciuta anche come leader creativa, il project manager con problemi di carisma, il capo della monetizzazione che rappresenta l’anima più manipolatrice e capitalista del gaming, il vecchio autore fantasy che ha scritto la storia di MQ ma che fatica a interfacciarsi con le nuove generazioni…la prima stagione va veramente bene, perché ci si limita a raccontare (con pregevole veridicità) come funziona il lavoro e non ci si schioda dall’ufficio, che in un prodotto del genere è il vero collante. Si ride di gusto, perché si riconoscono certe dinamiche dell’industria che vengono parodizzate, ma neanche troppo.

Poi le cose precipitano, arriva il COVID, la produzione rallenta anche perché ci sono molti contagi sul set, si girano due intere puntate in “smart working”, si lascia il personaggio di CJ (il premio Oscar F. Murray Abraham) da remoto per quasi l’intera seconda stagione, ma soprattutto s’incentra troppo la serie sul rapporto tossico tra Ian e Poppy, di cui (vogliamo dirlo) c’interessa proprio poco, quasi quanto non ci interessa della love-story lesbo tra le due collaudatrici, un tentativo (mal riuscito) d’ironizzare su certi cliché della community LGBT. Ed ecco che arrivano la scrittura poco ispirata e le cattive scelte: uno spazio sempre più importante (e immeritato) a Rachel e Dana, sempre più tempo passato fuori dall’ufficio (era il collante), addirittura la scelta di splittare la software house (per un’intera stagione, in The Office una cosa del genere non è durata per più di qualche puntata), boicottare l’arco narrativo di quasi tutti i personaggi (David sempre più macchietta, Brad sempre più marginale, si salva solo Jo, da psicotica ossessiva a figura più sfaccettata e “realistica”).

E noi restiamo a guardare, ogni tanto sorridiamo, ma ce ne importa sempre meno.

Trailer

Mythic Quest Recensione, dove vederlo in streaming
Mythic Quest
Il Verdetto
Mythic Quest è un'ottima idea sviluppata che poteva essere sviluppata meglio.
Il parere dei lettori0 Voti
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6.5

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