16 Ottobre 2023

Only Murders in the Building

Only Murders in the Building
Stagioni:
4
Episodi:
31
Durata media episodi:
33

Sinossi: Dopo la scoperta di un’orribile morte in un palazzo dell’Upper West Side, tre inquilini dell’edificio estranei tra loro sospettano subito che si tratti di omicidio, e si uniscono per indagare sull’accaduto. Mentre registrano un podcast per documentare il caso, i tre scoprono i segreti del palazzo, che riguardano eventi accaduti molto tempo prima.

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Recensione

Voi siete appassionati di podcast true crime? Io no, ma mia moglie sì, quindi capisco un po’ il fenomeno che viene sostanzialmente usato come (debole?) pretesto di questa serie.

Diciamo la verità, far registrare ai protagonisti un episodio di podcast come “sintesi” contenutistica di ogni puntata è del tutto fine a se stesso, e non aggiunge nulla a quella che è una deliziosa commedia gialla intrisa di tante diverse sfumature di black humour.

Il protagonista assoluto è l’Arconia (nome che richiama il celebre Ansonia), questa enorme condominio che grida New York, New York ad ogni angolo e inquadratura. L’aver scelto una location del genere è molto funzionale a livello di trama (soprattutto per una mistery story): è ristretto, ma non troppo (decine di piani ed inquilini), quindi consente d’introdurre sempre nuovi personaggi su cui focalizzare l’indagine. La trama procede lineare per la prima parte di stagione (si sfoglia la rosa dei candidati, escludendoli), poi alcuni twist cambiano del tutto le prospettive, disorientando lo spettatore. Only murders in the building è meno sciocco e prevedibile di quello che può sembrare all’inizio, e anche navigati fruitori di serie crime (sempre mia moglie) ne sono stati colti di sorpresa. E’ il whodunit, fatto bene.

Il cast è molto funzionale all’impresa, mescolando “nuove leve” come Selena Gomez (“prodotto” Disney fin dalla più tenera età) a vecchie glorie come Steve Martin (anche creatore) e Martin Short. I due si ritrovano dopo i successi degli Anni Ottanta, tuttavia non vi sono ammiccamenti o citazioni del loro passato comune (ve lo ricordate I Tre Amigos?). Esilarante il cameo di Sting, eccellenti anche i vari comprimari, più o meno noti in Italia: bravissima la “solita” Amy Ryan, marginale (per il momento) il ruolo di Tina Fey.

Curatissimo nell’estetica, anche grafica, Only Murders in the building è una serie ideale da binge watching, dove si ride e ci si appassiona.

Trailer

Only Murders in the Building
Only Murders in the Building
Il Verdetto
L'approccio ingenuo di "Only murders in the building" all'ossessività da "true crime" è al tempo stesso esilarante e perspicace, in larga parte grazie ai tre protagonisti.
Il parere dei lettori0 Voti
0
7.5

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