19 Novembre 2021

Strappare lungo i bordi

strappare lungo i bordiGenere: Animazione, Commedia, Drammatico

Showrunner: Zerocalcare

Cast: Zerocalcare, Valerio Mastandrea

Stagioni: 1

Episodi: 6

Durata media: 20 minuti

Sinossi: Un fumettista romano la cui coscienza prende le forme di un armadillo riflette sulla sua vita e un amore mancato mentre con due amici si reca fuori città.

Come si può approcciare una recensione dell'esordio di Zerocalcare nel mondo dell'animazione?

Ci si potrebbe limitare ad un'analisi tecnica. Come prodotto seriale "Strappare lungo i bordi" è un gioiellino che le azzecca tutte: innanzitutto la durata degli episodi, inferiori allo standard "da sitcom" e tarati per tenere l'attenzione al massimo. E di attenzione ce n'è bisogno, perché questa miniserie propone un ritmo infernale nel susseguirsi di citazioni e sketch ideati dal buon Michele Rech. L'animazione, messa su da Zero assieme a Giorgio Scorza e Davide Arosio, è di uno standard piuttosto elevato per i livelli italiani; le scelte musicali sono in linea con quello che è il target primario dei lettori del fumettista romano, con la colonna sonora firmata da Giancane, evidente contraltare di Zero nel mondo delle sette note. Il doppiaggio è invece sostanzialmente affidato interamente all'autore, con l'eccezione del personaggio dell'armadillo interpretato da uno spassosissimo Valerio Mastandrea (ne La Profezia dell'Armadillo c'era il suo "fratello di palcoscenico" Valerio Aprea). Lasciando perdere le futili polemiche sull'utilizzo preponderante del linguaggio gergale romano, va detto che in alcune sequenze il parlato è piuttosto spedito, e costringe ad attivare i sottotitoli (o a rivedere la scena).

Per quanto riguarda i contenuti, il porting della cifra stilistica di Zerocalcare è completo: gli episodi di vita vissuta, i tic e le manie del protagonista, i riferimenti della cultura pop, anche le spiegazioni dotte sviscerate in maniera simpatica ma precisa. E' evidente come Michele abbia avuto carta bianca da Netflix sulle scelte d'autore. Fino a qualche anno fa Zerocalcare avrebbe rifiutato con sdegno l'ipotesi di fare una serie televisiva. Ora la fa, ma alle sue regole.

Si ride e si piange con "Strappando lungo i bordi", perché l'ironia episodica fa da contraltare ad un arco narrativo completo che è un'elaborazione del lutto piuttosto difficile e dolorosa. Se siete dei lettori dei suoi fumetti vi ritroverete spesso con una sensazione di déjà vu che non deve sembrarvi strana: questa serie pesca a piene mani nel repertorio di Zerocalcare (La profezia dell'armadillo, soprattutto, ma anche Macerie Prime), quindi per quanto ben fatta e riuscita a volte non sfugge al "già visto" o ad un eccesso di autoreferenzialità.

Il successo mainstream aprirà la stagione delle scelte artistiche, della necessità di deludere qualcuno. Possibile che Zerocalcare sia "solo" (non è poco) questo? E che rifugga la crescita autoriale rimanendo fedele e uguale a se stesso così il suo personaggio? Sono dieci anni che comunica la sua fuga dalla maturità, il suo "schivare la vita"...Cosa viene dopo?

Ai posteri l'ardua.

Strappare lungo i bordi
Il Verdetto
"Strappare lungo i bordi" è un ottimo esordio nell'animazione, che a livello di contenuti propone una rapida summa della produzione decennale di Zerocalcare.
Il parere dei lettori0 Voti
0
7

Foto da "Strappare lungo i bordi"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Voto Finale