The Mandalorian

Quanti di voi preferivano le storyline legate alle avventure di Han Solo piuttosto a tutta la querelle sulla famiglia Skywalker? E quanti hanno apprezzato più l'episodio singolo Rogue One rispetto alla nuova trilogia?

The Mandalorian è l'ancora di salvataggio per chi non vuole perdersi nelle consuete polemiche tra i conservatori del canone della trilogia originale e i progressisti del "nuovo è bello". Realizzata da Jon Favreau, deus ex-machina di Iron Man e pioniere del Marvel Cinematic Universe che sbanca i botteghini da un decennio, questa serie attinge all'intima essenza di Star Wars che, lo ricordo, non è una saga di fantascienza tout-court, non è nemmeno una cosiddetta space opera, ma è più un mix di fantasy, fantascienza e avventura.

In un universo dove la tecnologia è avanzata ma non conosce evoluzione e sembra più che altro innescata dalla magia, le vicende del cacciatore di taglie "Mando", che non rispetta il contratto con il Cliente e le regole d'ingaggio della sua Corporazione, assomigliano volutamente ad uno spaghetti-western con protagonista Clint Eastwood. La struttura stessa degli episodi, gli scenari semi-desertici, le alleanze, i tradimenti, i temi musicali, gli scontri a fuoco, pescano a piene mani nel genere.

La gestione di protagonista e comprimari è ottima. Molti sono non necessari per la trama principale, ma arricchiscono i singoli episodi, e distraggono lo spettatore dal "segreto" principale della serie, che tale è solo per il protagonista (almeno nella prima stagione) ma non per il pubblico. Per certi versi, lo sviluppo di questa serie assomiglia anche ad una specie di percorso di formazione per il Mandaloriano che, da semplice mercenario sviluppa un lato umano ed empatico riconoscibile solo dalle sue azioni, visto che nel 99% delle scene lo vediamo coperto dalla sua inaccessibile armatura.

The Mandalorian è una serie molto gradevole che non può fare a meno di essere anche "edulcorata" e accomodante data la produzione Disney. La casa del topo, tra l'altro, ne ha fatto la testa di ponte per il lancio della sua piattaforma di streaming Disney+.