The Undoing – Le verità non dette

Sembrerà una provocazione, ma ritengo sia più difficile nascondere una pessima sceneggiatura, rispetto ad una pessima recitazione. Un ottimo attore può sorreggere uno script debole, ma solo se il suo screen time è adeguato.

In The Undoing, purtroppo, di ottimi attori ce ne sono due (Hugh Grant e Donald Sutherland), ma non sono i veri protagonisti della mini-serie. Il focus è su quel che resta di Nicole Kidman. A livello giallistico, sia procedurale che giudiziario, si tratta di un prodotto pieno di lacune. Non so se avessero pretese di credibilità, visti i risultati spero di no. Le scene con i due poliziotti che tormentano il personaggio della Kidman sono un ottimo esempio di comicità involontaria, assomigliano ad una parodia di Basic Instinct.

Se come giallo è penoso, The Undoing spinge l'acceleratore come thriller psicologico, e gioca sulla surreale situazione in cui Grace Fraser, stimata psicologa dell'Upper East Side, deve decidere se credere o meno al marito fedifrago Jonathan, altrettanto stimato oncologo e accusato di aver ucciso l'amante. Com'è possibile che proprio lei, specializzata nell'analizzare tante coppie in crisi, non si era mai accorta delle tante verità non dette?

Come accennavo, uno dei problemi più gravi di questo prodotto, è la recitazione della Kidman. All'interno di un ensemble di ricchezza sfacciata e ipocrita perfetto per l'invidia sociale, il suo dovrebbe essere il personaggio con cui empatizzare senza se e senza ma; purtroppo riempie le scene con una serie di escalation emotive poco realistiche che lo rendono insopportabile.