25 Marzo 2018

Circus

Circus

Circus Teatro Trastevere Scena 2

In Circus non c’è nulla di vero, tutto è esasperato.

Sono esasperati i personaggi, così caricaturali da vivere il loro ruolo persino nel “dietro le quinte” del circo dove lavorano: c’è Lucy, la debole e vulnerabile donna-bersaglio; Artemide, la vigorosa, marziale e sacerdotale equilibrista; Tito, il brutale e viscerale domatore; Apollonio, l’infido e pettegolo clown.

Poi, ovviamente, ci sono loro: i vecchi. Detentori del potere, avidi e cinici, del tutto disinteressati a lasciare lo scettro del comando ai giovani, a loro volta così ingenui, crudeli e goffi. Un’amara metafora del conflitto generazionale che affligge il nostro Paese in questi anni.

Anche i rapporti sono esasperati in Circus, gli equilibri sono precari e il rischio di morire è sempre presente.

Circus Teatro Trastevere scena

Scritto da Enrico Di Fabio, diretto da Pierfrancesco Ambrogio, Circus è un progetto nato da un crowdfunding che ha trovato un’eccellente location nel Teatro Trastevere che lo sta ospitando in questi primi giorni di primavera.

La scenografia è magistrale, e definisce al meglio un luogo (circense) che è metafora di una realtà distorta; molto curati anche il trucco e i costumi, ben architettati i frequenti cambi di scena che chiamano in causa i quattro attori, tutti con un doppio ruolo (un “giovane” e un “vecchio”); la prova recitativa offerta da Lucia Ciardo, Barbara Abbondanza, Serafino Iorli e Patrizia Bollini è la ciliegina sulla torta dello spettacolo, e mette in evidenzia il notevole eclettismo dei quattro artisti, tra camuffamenti, caricature, voci alterate e personaggi surreali. Circus è un piccolo gioiello su cosa può (ancora) offrire il panorama teatrale italiano.

(foto di Francesca Minonne)

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