As Dusk falls

Trailer e GamePlay

Negli ultimi anni, le cosiddette “Avventure narrative” si sono ritagliate una più che discreta fetta di mercato. Aziende come la Quantic Dream ne hanno fatto il loro genere distintivo e riconoscibile, e titoli come Heavy Rain hanno raccolto consenti unanimi.

Caroline Marchal, CEO di Interior/Night, arriva proprio dallo studio francese, e questa non è una casualità. As Dusk Falls è una vera e propria cascata di scelte emotive e personali, dove non esiste un percorso netto, “corretto”, senza conseguenze e conti da pagare. L’arco narrativo è lungo e complesso, e coinvolge tre famiglie accumunate da una giornata tragica del 1998: il focus, ovvero i personaggi di cui abbiamo il “controllo” diretto è su Vince Walker, capofamiglia degli Walker, in viaggio per traslocare assieme alla moglie, alla figlioletta e al padre; Jay Holt, fratello più giovane di una famiglia tumultuosa con svariati problemi con la legge; Zoe Walker, figlia di Vince, che controllerete più di dieci anni dopo gli eventi del ’98. Aspetto interessante, questo gioco può essere giocato anche in modalità multiplayer, dove ogni giocatore controlla le decisione di un solo personaggio, aumentando notevolmente la variabilità degli eventi e la costruzione della storyline.

Giocare a As Dusk falls, in effetti, è un po’ come guardarsi al propria serie tv preferita, con la differenza che qui il giocatore può partecipare e incidere sulle scelte del personaggio. Non aspettatevi un gran numero di interazioni, o vere fasi esplorative: NON è un’avventura grafica, per la maggior parte del tempo vi troverete ad ascoltare lunghi dialoghi o monologhi, e verrete chiamati in causa con una decisione nelle risposte, oppure con qualche tricky game dove dovrete spingere il tasto giusto per far superare la prova d’abilità al personaggio. Se siete quelli che credono che un videogioco necessiti di una componente reattiva e incentrata sui riflessi e sull’abilità con il joypad, questo gioco non fa per voi. Se per voi la storia è importante, As Dusk falls vi darà grandi soddisfazioni, anche se ritengo che qualche segmento sia troppo lungo e lento, e possa stancare.

Il comparto tecnico è realizzato discretamente: molto più convincente il commento sonoro, mentre la parte grafica è un po’ troppo abbozzata, quasi come se il budget (o il tempo di realizzazione) fosse limitato.