Max lavora nel catering da trent'anni ed è quasi alla fine del suo percorso lavorativo quando si ritrova a occuparsi del matrimonio di Pierre e Héléna in un castello del XVII secolo. Come al solito, ha organizzato tutto: ha reclutato la sua brigata di camerieri e cuochi, ha consigliato un fotografo, ha predisposto le decorazioni floreali e ha prenotato un'orchestra. Tuttavia, la notte dei preparativi potrebbe trasformarsi in un disastro a causa di una serie di imprevisti.
C'est la vie è una commedia dagli stessi autori di Quasi amici con una trama ricca e disordinata che vede andare tutto storto all'assediato wedding planner Max (Jean-Pierre Bacri).
La sua squadra deve organizzare un matrimonio da favola celebrato in una villa Settecentesca, e il cliente è un pignolo e noioso sposo che contesta ogni dettaglio.
La squadra di Max ci mette del suo: hanno perso il DJ, il fotografo continua a mangiare le tartine, la carne di agnello è andata a male e si vocifera che qualcuno dell'agenzia delle entrate abbia messo gli occhi sulla parte del personale non in regola. Il cognato di Max, un ex insegnante depresso reduce da un esaurimento nervoso, è segretamente innamorato della sposa. La madre dello sposo utilizza un'app di appuntamenti. Josiane (Clément), assistente e amante di Max, è furiosa perché non ha ancora lasciato la moglie.
Lo slogan di Max - "Ci adattiamo" - si applica ugualmente alla struttura corale piacevolmente caotica.
C’est la vie – Prendila come viene
Il Verdetto
"C'est la vie" è una spassosissima commedia francese. Nonostante un cast corale raffinato, divertente e multiculturale, non tutti i personaggi e le sottotrame sono perfettamente riuscite, ma il film procede così amabilmente che i suoi momenti più deboli non si avvertono mai.