Goodbye, Lenin!

Scheda del Film

Titolo Originale
Good Bye Lenin!
Paese
 Germany
Casa di Produzione
WDR, ARTE, X Filme Creative Pool
Regia
Wolfgang Becker
Producer
Stefan Arndt, Andreas Schreitmüller, Katja De Bock, Manuela Stehr
Sceneggiatura
Ideatore
Cast
Daniel Brühl, Katrin Sass, Chulpan Khamatova, Maria Simon, Florian Lukas, Alexander Beyer, Burghart Klaußner, Michael Gwisdek, Christine Schorn, Jürgen Holtz, Jochen Stern, Stefan Walz, Eberhard Kirchberg, Hans-Uwe Bauer, Jürgen Vogel, Elke Werner, Peter Kurth
Durata
2 h 01 min
Data di Uscita
9 Febbraio 2003
Generi
Commedia, Drammatico
Budget
$4.800.000
Revenue
$79.384.880
Sinossi
Germania dell'Est, 1989: il giovane Alexander Kerner protesta contro il regime e viene arrestato. Sua madre Christiane ha un attacco cardiaco e finisce in coma. Qualche mese più tardi, dopo il crollo del Muro, Christiane si sveglia. Per evitarle emozioni troppo forti, Alexander cerca di mantenere in vita il passato mettendo in atto ogni possibile stratagemma. Ma il mondo è irreversibilmente cambiato...

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Recensione

Voi ve lo ricordate, quando cadde il Muro di Berlino? Io sì, anche se ero un ragazzino che poco sapeva della Storia.

La Storia di questi secoli brevi e brevissimi, affastellati da vicende molteplici e complesse, ha quasi gettato nel dimenticatoio concetti come "cortina di ferro" o "guerra fredda", lasciando solo ad alcune serie televisive il compito di riproiettarci in quegli anni.

Goodbye, Lenin! è invece un'opera con l'ambizione di raccontare (satiricamente) il rocambolesco e difficile processo di integrazione delle due Germanie dopo la caduta del Muro.

Berlino est, 1989. Negli ultimi giorni prima della caduta del muro di Berlino, ci sono rivolte contro il regime. Una fedele comunista di nome Christiane (Katrin Sass) vede suo figlio Alex (Daniel Bruhl), picchiato dalla polizia in televisione, subisce un ictus e finisce in coma. Durante i mesi in cui è incosciente, il muro cade, la Germania viene riunificata e il mondo che ella conobbe e visse finì per scomparire. Dopo aver incredibilmente ripreso coscienza, i medici consigliano ai figli di non sottoporla a stress visto che, come dicono sempre i dottori nei film, "il minimo shock potrebbe ucciderla".

Cosa fare? Dopo che l'abbandono del marito (per un'altra donna, come raccontato ai figli), la Repubblica Democratica Tedesca era diventata la sua vita. Scoprirne il fallimento l'avrebbe sicuramente uccisa, e così Alex decide di creare un mondo immaginario per lei in cui Eric Honecker è ancora in carica, il razionamento dei beni di consumo è ancora la regola e la televisione di stato canta ancora le lodi del regime.

Goodbye, Lenin! è un film che, comprensibilmente, ha avuto grande risonanza in Germania quando è uscito; è senza dubbio pieno di riferimenti e inside jokes che al di fuori del suolo germanico non comprendiamo del tutto. Ma l'idea centrale viaggia bene e crea numerose situazioni di equivoci. Il cambiamento, in Germania orientale, arriva come una tempesta subitanea. Alex è ridotto al saccheggio dei bidoni della spazzatura per lattine e scatole scartate che contenevano prodotti di consumo della DDR spazzati via dall'arrivo della concorrenza capitalista. Nel suo lavoro quotidiano, vende sistemi satellitari con il suo amico Denis (Florian Lukas), e insieme i due producono trasmissioni fasulle di notizie per mostrare a sua madre - persino arruolando un ex astronauta della Germania orientale per creare plausibilità.

Goodbye, Lenin! è una commedia, ma peculiare. Particolare, perché non affronta mai del tutto l'auto-inganno che induce Christiane a sostenere il regime comunista, in primo luogo. Molte persone lo hanno sostenuto attraverso la paura, l'ambizione o la prudenza, ma qualcuno l'ha davvero amato e ci ha creduto? Le scene di gioiosi berlinesi orientali che si riversano attraverso il muro caduto sono stampate nella memoria collettiva.

Tutti, più o meno, proviamo nostalgia per le cose del nostro passato. Ci sono fan club in Germania per la Trabant, l'automobile ufficiale e decisamente brutta e mal fabbricata della DDR, e grande è la gioia di Christiane quando Alex le dice che la famiglia ora ne possiede una. Il nostro passato può essere imperfetto, ma resta nostro e ci restiamo attaccati. Il film non ha mai a che fare con i pensieri "sbagliati" della sua protagonista. Goodbye, Lenin! non è una difesa della DDR, che Alex e sua sorella, Ariane, sono felici di veder scomparire. La chiave di lettura di questa commedia è forse psicologica più che politica: quanti di noi mentono ai propri genitori, fingendo che esista ancora un mondo in cui credono ma da cui ci siamo allontanati da tempo? E quelle bugie si basano sull'amore o sulla codardia? A volte, nonostante gli avvertimenti di un medico, le persone devono correre il rischio di affrontare la verità.

Locandina del Film ""
Goodbye, Lenin!
Il Verdetto
Furbo e fatto col cuore, "Goodbye, Lenin!" é una satira riuscita che mette in primo piano il personale prima che il politico, producendo una commedia affascinante piena di intuizioni socio-generazionali.
Il parere dei lettori1 Voto
6
7.5

Trailer e altro

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Voto Finale