Questa è la storia di due famiglie di estrazione completamente diversa, i Pavone e i Vismara in realtà sono proprio agli antipodi. Nuclei apparentemente opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un banale incidente farà sfiorare quei due poli. E la follia di un ragazzo di 25 anni li farà collidere, scoprendo le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti dei predatori.
Non dev'essere facile essere Pietro Castellitto, così come non lo deve essere per tutti i "figli di..." che intraprendono la stessa professione dei genitori. I vantaggi dell'accesso vengono compensati dagli svantaggi del confronto. Non è un caso che il mondo del cinema sia pieno di giovani esordienti dal cognome pesante che poi si sono fermati lì, a qualche apparizione e regia, per poi sparire nel nulla.
Credo di non sbagliare affermando che non andrà così per Castellitto junior. Non accade a tutti di esordire alla regia prima di compiere 30 anni con una produzione Fandango/Rai Cinema e una distribuzione 01, ma I Predatori è una pellicola con cui lo sceneggiatore/regista mostra di saper fare cinema.
Certo, si vede che l'Autore ha avuto delle influenze, che ha masticato cinema sin dalla più tenera età. La ricerca ossessiva del primo/primissimo piano sui personaggi ricorda molto lo stile di Sorrentino, i dialoghi urlati e sopra le righe fanno pensare a Muccino. Però, come nelle produzioni di qualità, l'influenza non diventa mai imitazione o parodia. Soprattutto, si vede la mano dell'autore nel dipanare una trama con incastri quasi mai scontati, disegnando dei personaggi degni del miglior bestiario della commedia drammatica italiana. La cesura netta dei cambi di scena iniziali diventa sempre più rarefatta, come a descrivere la sovrapposizione delle vicende.
Siamo tutti predatori, vuole dirci Castellitto, che si ritaglia un ruolo attoriale con uno screen time non eccessivo ma cruciale nell'economia narrativa del film. La mina vagante Federico Pavone, diventa il vero trait d'union con l'antipodica famiglia Vismara e porta alla collisione personaggi così diversi ma altrettanto accomunati dalla natura delle loro relazioni, fatte di sopraffazioni.
I Predatori
Il Verdetto
"I predatori" è un'opera prima di qualità che, pur evidenziando le influenze cinematografiche dell'autore, mostra anche una scrittura ispirata e personalità nello sviluppo.