Lupin è alla ricerca dei leggendari falsari della dinastia del Caprone, da sempre feudatari del piccolo paese di Cagliostro. Il caso gli farà incontrare la principessa Clarisse, futura sposa del Conte di Cagliostro. L'ultimo discendente del Caprone è alla ricerca del tesoro segreto della sua famiglia e per trovarlo ha bisogno dell'anello di Clarisse.
Non sono mai stato un clamoroso fan dell'opera di Monkey Punch, tuttavia se c'è una versione di Lupin III che è sempre stata almeno una spanna sopra tutte le altre è quella realizzata da Hayao Miyazaki. Dopo aver realizzato una manciata di episodi agli inizi degli Anni Settanta, il Maestro riprese il personaggio per quello che fu il suo primo lungometraggio, realizzato per la TMS (lo Studio Ghibli doveva ancora nascere...).
Il Castello di Cagliostro è un’opera miyazakiana tout court che parte con un viaggio, precipita pericolosamente in un mondo “altro”, e approda infine alla beata innocenza dello sguardo, armonia e incanto di una città sommersa. Il Castello è il topos organico dove tutto accade, fluisce e cambia. Ogni personaggio transita da qui: giù tra passaggi segreti, botole che si spalancano, canali e rovine dimenticate; su, attraverso torri sospese, scale a gradoni, cornicioni sull’abisso.
Un Lupin III più romantico del solito, certo. Ma non privo di quello spirito dell'avventura che fluisce in inseguimenti e scene ricche di azione.
Lupin III – Il castello di Cagliostro
Il Verdetto
L'esordio cinematografico di Miyazaki conferma lo straordinario feeling del Maestro con la saga di Lupin III, tirando fuori un classico senza tempo tra le avventure del ladro gentiluomo.