Sliding Doors

E se una frazione di secondo ti mandasse la vita in due direzioni completamente diverse?

Scheda del Film

Titolo Originale
Sliding Doors
Paese
 United Kingdom,   United States of America
Casa di Produzione
Regia
Peter Howitt
Producer
Sydney Pollack, William Horberg, Philippa Braithwaite
Sceneggiatura
Ideatore
Cast
Gwyneth Paltrow, John Hannah, John Lynch, Jeanne Tripplehorn, Zara Turner, Douglas McFerran, Paul Brightwell, Nina Young, Virginia McKenna, Kevin McNally, Theresa Kartell, Christopher Villiers, Terry English, Paul Stacey, Peter Howitt, Joanna Roth, Neil Stuke, Evelyn Duah, Linda Broughton, Pip Miller
Durata
1 h 39 min
Data di Uscita
23 Aprile 1998
Generi
Commedia, Drammatico, Fantasy, Romantico
Budget
$6.000.000
Revenue
$58.809.149
Sinossi
Che cosa succederebbe a Helen se, un giorno, per colpa (o merito) di un fatto banale come la chiusura delle porte della metropolitana, la sua vita prendesse una piega inaspettata? Anzi due.

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Recensione

Vi ricordate quando nella seconda metà degli Anni Novanta Gwyneth Paltrow era la star emergente per eccellenza e compariva in ogni pellicola cool del momento? A distanza di decenni sappiamo tristemente il motivo di tutto ciò (Harvey Weinstein e le sue spregevoli manipolazioni dello stardom), e col tempo la carriera della povera Gwyneth è declinata tanto rapidamente quanto era ascesa, ma se come me avete vissuto quegli anni, non potete aver ignorato il fenomeno. Lei era quella “giusta”: aveva il fidanzato “giusto” (Brad Pitt), veniva scritturata nei film “giusti” (dalla Miramax, chi altri sennò?), cosa poteva andare storto?

L’anno decisivo è stato il 1998, quando la Paltrow girò ben cinque pellicole, tra cui il remake di Delitto Perfetto di Hitchcock e Shakespeare in Love che le porterà uno (sproporzionato) premio Oscar. Il film che la lancia, però, è quest’opera prima di Peter Howitt, attore britannico che combinerà poco altro dietro la macchina da presa: oltre a questo Sliding Doors (di cui firma anche soggetto e sceneggiatura) si segnala il buon successo di Johnny English con Rowan Atkinson.

Non so se la citazione sia dichiarata, ma il pitch di Sliding Doors ha una “parentela” impensabile: Destino Cieco di Krzysztof Kieślowski! Il ritardo alla stazione, le porte scorrevoli, la riflessione sul destino e sul libero arbitrio, le attinenze ci sono tutte, anche se la versione anglo-americana è semplificata: le vite immaginate sono solo due invece che tre. Howitt dimostra di saper maneggiare la trama, scrive dialoghi frizzanti e gestisce con buona sapienza le narrazioni parallele, anche se sembra giocare a carte fin troppo scoperte con lo spettatore (leggi: “lo sviluppo è abbastanza prevedibile”). Come già detto in apertura la Paltrow è nel suo momento d’oro, e le riesce di tutto, quindi è molto efficace anche nella recitazione “doppia”, probabilmente resta l’aspetto migliore offerto da questa pellicola (assieme alla canzone degli Aqua…).

Sliding Doors
Sliding Doors
Il Verdetto
Nonostante l'atmosfera ingannevole delle narrazioni divise, "Sliding Doors" è guardabile grazie alle performance vincenti del cast.
Il parere dei lettori0 Voti
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6.5

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