Basato sul libro scritto dai due giovani cronisti che portarono a galla lo scandalo Watergate, è la storia dell'indagine giornalistica che indusse Richard Nixon a rassegnare le dimissioni dall'incarico di presidente degli Stati Uniti.
Gli Anni Settanta sono stati anni di straordinaria tensione socio-politica un po' dappertutto, e questa caratteristica l'ha reso un decennio ideale per la produzione di film impegnati, d'inchiesta e di denuncia.
Il caso Watergate è stata l'Inchiesta per eccellenza, e non deve sorprendere se Robert Redford avesse già opzionato i diritti del libro di Woodward e Bernstein quando era stato pubblicato nel 1974. Redford si affidò a due garanzie come William Goldman (Butch Cassidy, Il Maratoneta...) alla sceneggiatura e Alan J. Pakula alla regia. Il lavoro sul copione, in particolare, fu intenso. Goldman prese solo la prima metà del libro, fermandosi al secondo insediamento di Nixon, coprendo quindi circa sette mesi dell'indagine. Lo script fu soggetto a numerose revisioni, in primis perché non piaceva a Woodward e a Bernstein, che ne scrisse addirittura uno ex-novo a quattro mani con la sua fidanzata, Nora Ephron. Redford e soci proseguirono con le revisioni di Goldman, che si sarebbe portato a casa l'Oscar con questo lavoro.
Tutti gli uomini del Presidente è uno dei film più esemplari degli Anni Settanta, per genere, tematica, ambientazione e attori-culto del decennio. Anche se gli americani non hanno di certo inventato il genere dei film d'inchiesta (i nostri Rosi e Petri sono venuti prima), questa pellicola ha rappresentato un template e un punto di riferimento per tutti i titoli successivi.
Tutti gli uomini del presidente
Il Verdetto
Un inno teso e solidamente recitato ai benefici di una stampa libera e ai pericoli di un potere incontrollato, reso ancora più efficace dal fatto di essere ispirato a fatti veri.