10 Agosto 2023

The Orville

The Orville

Sinossi: La serie segue le avventure della USS Orville, guidata da Ed Mercer, da poco divorziato. Mercer, per la prima volta al comando di una nave spaziale, vuole dimostrare a tutti il suo valore, ma il compito è reso difficile dall’arrivo della sua ex-moglie, Kelly, assegnata proprio alla Orville come Primo ufficiale.

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Recensione

Gli artisti copiano, i geni rubano

Cosa succede ad un grande fan di Star Trek? Se si tratta di una persona ordinaria finirà per guardare tutte le rappresentazioni (più o meno riuscite) del franchise su ogni tipologia di media; se è Seth MacFarlane, finirà per creare il “suo” Star Trek, buttandoci magari tutte le idee che ha raccolto in una vita di appassionato…

La prima domanda che uno si pone, guardando The Orville, è: “Gli hanno fatto causa?” L’impressione di trovarsi davanti ad un clone della saga creata da Gene Roddenberry è molto più di una sensazione: è la realtà. Per ragioni anagrafiche dello showrunner torna anche che la serie più “saccheggiata” sia The Next Generation (1987-94). Tuttavia l’abilità di MacFarlane nel costruire storie accattivanti, dopo poco, ti fa dimenticare i riferimenti. A quel punto ti compri tutto, anche l’assurdo fenomeno per cui dei nativi del Venticinquesimo Secolo abbiano riferimenti di cultura pop esclusivi del Ventunesimo Secolo (MacFarlane vuole forse dirci che a breve non produrremo più nulla di nuovo? Forse è già così…).

Come tutte le serie televisive ben scritte, non solo The Orville spicca il volo dopo alcuni episodi, ma il meglio lo riserva per le stagioni successive alla prima, ancora troppo traballante in una declinazione “cazzona” dell’esplorazione spaziale e con una storyline principale (il rapporto tra il capitano Ed e la ex-moglie nonché seconda in comando Kelly) poco interessante e consistente. Dalla seconda in poi il tono vira sempre più verso lo space drama, e l’introduzione di alcuni archi narrativi e recurring guest (la Krill Teleya) molto interessanti donano un’altra profondità alla serie, che si sublima con la terza stagione, caratterizzata dal sottotitolo New Horizons e da un minutaggio più corposo, tra i 60 e gli 80 minuti. In questi episodi MacFarlane legittima un The Orville maturo, non più un divertissement disimpegnato, ma il vero erede di TNG.

Trailer

The Orville
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Il Verdetto
"The Orville" non nasconde le sue influenze, ma dimostra com'è possibile produrre dell'ottima narrazione televisiva anche in un prodotto derivativo.
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