Genere: Drammatico
Showrunner: Lee Eisenberg|Drew Crevello
Cast: Jared Leto, Anne Hathaway, Anthony Edwards, Kyle Marvin, America Ferrera
Stagioni: 1
Episodi: 8
Durata media: 53 minuti
Sinossi: Un successo planetario, una start-up con una crescita tra le più rapide della storia, un valore di quotazione che tocca a un certo punti i 47 miliardi di dollari. La storia del colosso del co-working WeWork è la parabola di un successo ma soprattutto il racconto di folle ascesa e drammatico declino di un uomo, Adam Neumann, che assetato di fama, potere e denaro ha perso in pochissimo tempo tutto ciò che aveva costruito.
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Recensione
Nel mondo delle startup, un Unicorno è un’azienda che raggiunge la valutazione di 1 miliardo di dollari in un periodo relativamente breve dalla sua fondazione. Questo significa enorme potenziale ma, spesso, anche enormi criticità. I casi di unicorni falliti sono molteplici, la maggior parte con strascichi legali pesantissimi, come il caso Theranos insegna. Questo perché la valutazione entusiasta degli investitori iniziali è raramente basata su metriche oggettive, ma più su predizioni di crescita.
Ecco allora che, nel tempo, gli Unicorni solidi come Google e Facebook hanno mantenuto le promesse: avevano il vantaggio competitivo e la tecnologia per giustificare quella valutazione. Cos’aveva invece WeWork? Tanto entusiasmo dei suoi fondatori, il carisma di Adam Neumann nel saper convincere gli investitori, e cos’altro? Si trattava pur sempre di una società che affitta spazi di coworking senza nessun brevetto o proprietà intellettuale di valore. Cresciuta esponenzialmente, WeWork è diventato rapidamente un gigante dai piedi d’argilla, una mega-azienda che bruciava milioni di dollari al giorno, che spendeva più di quel che guadagnava. In un celebre post, l’esperto Scott Galloway ha spiegato bene la distanza tra realtà patinata e i freddi numeri.
WeCrashed nasce da un omonimo podcast che racconta la traiettoria di Neumann (Jared Leto), della moglie Rebekah (Anne Hathaway) e in maniera più marginale del socio co-fondatore Miguel. Il punto centrale della serie è proprio la separazione tra il delirio di onnipotenza di Adam e la realtà dei fatti; il vivere sempre al di sopra delle proprie possibilità, il costante accentramento, l’autoreferenzialità. Il Neumann di Leto è sicuramente un personaggio sgradevole, ma anche Rebekah non è da meno nel suo percorso di percezione costantemente autoassolutoria. E’ proprio lei il personaggio più interessante e magistralmente reso dalla Hathaway: da un lato soffre il complesso nei confronti del padre-truffatore e di un marito così accentratore; dall’altro esercita sugli altri la stessa spiacevole autorità se le persone non sono “allineate” con il suo pensiero.