Un giovane pilota si presta a fughe criminali, affidandosi nella guida al ritmo incalzante della sua musica preferita, per essere il migliore nel campo. Costretto a lavorare per un boss, metterà a rischio la vita, la libertà ed il suo amore a causa di una rapina destinata al fallimento.
Quali sono gli elementi tipici di una banda di rapinatori? La mente che progetta i colpi, lo scassinatore e l'autista. Senza di questi, il colpo non si fa. Gli altri sono facoltativi.
Ecco, in un heist movie è molto difficile che l'autista, il responsabile delle fughe, sia uno dei personaggi centrali del film. Questo è uno degli elementi di novità introdotti da Baby Driver, film diretto dall'inglese Edgar Wright, specializzato in film bizzarri (sua la cosiddetta "Trilogia del Cornetto" interpretata da Simon Pegg). In una gang piena di star come Kevin Spacey, Jon Hamm e Jamie Foxx, la figura-chiave è quella del bambino-pilota interpretato da Ansel Elgort.
L'altra "trovata" è quella di dare al personaggio di Baby la patologia dell'acufene, ovvero il fischio nelle orecchie, a causa di un trauma infantile. Per combattere questo disturbo, il giovane ascolta musica negli auricolari praticamente tutto il giorno. Un espediente narrativo che contribuisce a costruire un personaggio estremamente silenzioso ed introverso, e a sfruttare una colonna sonora adrenalinica e di altissima qualità durante le sequenze di fuga.
Ecco, le sequenze di fuga sono, per ovvi motivi, il momento di massimo splendore di Baby Driver. Il focus registico non è quindi sulla rapina in sé. I compari del ragazzo entrano ed escono dalla banca di turno, si vede poco o niente, una manciata di secondi. L'azione automobilistica invece è ben girata e piena di tocchi creativi, fortunatamente senza mai arrivare al pacchiano di serie come Fast & Furious.
Baby Driver – Il Genio della fuga
Il Verdetto
Stiloso, emozionante e pompato da una colonna sonora incredibile, "Baby Driver" colpisce nel segno, dimostrando che i film d'azione frenetici possono essere scritti in modo intelligente senza sacrificare il brivido.