Lelaina lavora come assistente in una Tv locale e viene licenziata, Vicky è commessa in un negozio di vestiti e viene promossa, Troy passa da un lavoro all’altro, mentre Sammy non sa come confessare ai suoi di essere gay. Lelaina riprende i momenti importanti (e non) della vita del gruppo e ne realizza un documentario. Ma quando inizia a uscire con un giovane dirigente di un’altra Tv, il suo ambiguo rapporto con Troy arriva a una svolta...
La cosiddetta Generazione X (di cui faccio marginalmente parte) è stata tema di numerose pellicole, negli Anni Novanta. A parte rari casi (il sopra le righe Clerks) si è trattato di opere a metà tra la commedia romantica e il teen drama, con tagli veloci, colonna sonora da urlo e storyline di amore, amicizia e aspirazioni lavorative. D'altronde era così che questa generazione veniva descritta mediaticamente: apatici, cinici, senza valori o affetti, e con una malcelata assenza di pro o visione per il futuro. Il tutto nonostante siano stata una generazione che, per un pelo, un futuro è riuscita ad averlo, a differenza dei millennial.
Reality Bites non esce da questi cliché: c'è la protagonista di talento, impegnata e confusa sulla sua vita, c'è il belloccio anticonformista, c'è la storia d'amore tira-e-molla, c'è il terzo incomodo yuppie quasi boomer che è anche un manager musicale (era pur sempre la generazione MTV, no?), c'è l'amica ironica e libertina che ha paura dell'AIDS e poi c'è l'amico gay sull'orlo del coming out. In mezzo a tanti personaggi e temi tagliati con l'accetta, per fortuna, c'è un cast di talento che aiuta l'esordiente Ben Stiller a tirare fuori una pellicola piacevole da guardare e soprattutto da ascoltare: la colonna sonora, ovviamente, è da urlo. Non aspettatevi un trattato sociologico, ma se vi mancano gli Anni Novanta vale la pena di un rewatch.
Giovani, carini e disoccupati
Il Verdetto
"Reality bites" è una commedia sulla Generazione X abbastanza ingenua e prevedibile, che non manca però d'intrattenere grazie ad un buon cast.