I guerrieri della notte

Queste sono le armate della notte.

Scheda del Film

Titolo Originale
The Warriors
Paese
 United States of America
Casa di Produzione
Paramount
Regia
Walter Hill
Producer
Lawrence Gordon
Sceneggiatura
Ideatore
Cast
Michael Beck, James Remar, David Patrick Kelly, Dorsey Wright, David Harris, Deborah Van Valkenburgh, Brian Tyler, Steve James, Tom McKitterick, Marcelino Sanchez, Terry Michos, Roger Hill, Lynne Thigpen, Mercedes Ruehl, John Snyder, Irwin Keyes, Antone Pagán, Sonny Landham, Thomas G. Waites, Johnny Barnes, George Lee Miles, Paul Greco, Iris Klein
Durata
1 h 33 min
Data di Uscita
9 Febbraio 1979
Generi
Azione, Thriller
Budget
$4.000.000
Revenue
$22.490.039
Sinossi
Nel Bronx, durante un raduno di tutte le gang di New York, un carismatico leader viene ucciso: la colpa ricade sui Warriors, gang poco nota di Coney Island. Comincia la caccia. Senza il loro capo, ucciso per ritorsione, gli otto Warriors disarmati devono tornare a casa attraversando la metropoli, braccati dalle altre vendicative gang e dalla polizia.

Dove vedere “I Guerrieri della notte” in streaming

Forse non tutti sanno che la primaria fonte d'ispirazione di The Warriors e dell'omonimo romanzo di Sol Yurick è nientemeno che la Anabasi di Senofonte,  opera del IV secolo A.C. che racconta il tentativo dei cosiddetti “Diecimila”, gruppo di mercenari perlopiù greci assoldati da Ciro il Giovane (Cyrus nel film), di penetrare nell’impero persiano con lo scopo di usurpare il trono del fratello Artasense II, missione che risulterà fallita a causa della morte di Ciro il Giovane in battaglia. I Diecimila, ormai all’interno del punto nevralgico della città, stanchi e senza una guida, hanno dovuto quindi ritirarsi e cercare rifugio verso il porto (Coney Island nel film) tra mille ostacoli e pericoli.

Esaurita l'origine "classica" dell'opera, non posso non evidenziare come il lavoro del regista Walter Hill sia stato quello di raccontare la tensione sociale degli anni Settanta senza indugiare nel tipico film sulla devianza giovanile (tanto in voga vent'anni prima); la fotografia di Andrew Laszlo e produttori come Frank Marshall e Joel Silver hanno scaturito un lavoro delle luci e delle scelte cromatiche che sta a metà fra la ruvidezza estetica dei Settanta e una certa spinta glamour degli Ottanta. Poco importa se, a posteriori, il regista abbia confidato come tutto sia stato nientemeno che un frettoloso compromesso rispetto alla sua idea iniziale, molto più fumettosa.

Il comparto visivo de "I guerrieri della notte" ha influenzato qualsiasi pellicola ad ambientazione urbana notturna girata negli anni successivi (si pensi a 1997: Fuga da New York). Una Grande Mela spettrale e deserta, disegnata appositamente per sembrare un posto differente, un enorme spazio urbano dove "fare la guerra". Merito dell'abile e precisa scelta delle location, che stanno quasi sempre fra i tunnel e i binari della metropolitana, i vari appartamenti dalle mura strette e i locali in cui trasmettere musica o fare il punto della situazione fra le gang. I protagonisti devono letteralmente scavalcare ostacoli per tornare nel loro quartiere. Un percorso non privo di una presa di coscienza sul proprio stato di subalternità, nello scacchiere complessivo.

Swan: Guarda che posto di merda! E abbiamo combattuto tutta la notte per ritornarci.
Locandina del Film ""
I guerrieri della notte
Il Verdetto
Tanto violento quanto stiloso, "I guerrieri della notte" è un emozionante pezzo di cinema pulp.
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