La febbre dell’oro

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Scheda del Film

Titolo Originale
The Gold Rush
Paese
 United States of America
Casa di Produzione
United Artists, Charles Chaplin Productions
Regia
Charlie Chaplin
Producer
Charlie Chaplin
Sceneggiatura
Ideatore
Cast
Charlie Chaplin, Georgia Hale, Mack Swain, Tom Murray, Henry Bergman, Malcolm Waite, Harry Arras, James Dime, Charles Force, J. C. Fowler, Ray Grey, William Hackett, Jack Herrick, George Holt, Chris-Pin Martin, Clyde McAtee, Steve Murphy, Frank Rice, Joe Smith, John Wallace, Albert Austin, Heinie Conklin, Al Ernest Garcia, John Rand, Tom Wood, Kay Deslys, Joan Lowell, Betty Morrissey, Inez Gomez, Helen Hayward, Betty Pierce, Jane Sherman, Bess Wade, Mary Williams, Sid Grauman, Lita Grey, Margarita Martín, Barbara Pierce, Tiny Sandford, Larry Steers
Durata
1 h 12 min
Data di Uscita
12 Luglio 1925
Generi
Avventura, Commedia, Drammatico
Budget
$923.000
Revenue
$4.000.000
Sinossi
Il vagabondo, ingenuo e tenero cercatore solitario, sfida le avversità del rigido freddo del nord e incontra il rude mondo dei cercatori d'oro, animato dalla febbre di rivalsa che lo accomuna nell'impresa agli avventurieri, ai derelitti, ai fuggiaschi, alle donne che popolano questo universo selvaggio.

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Recensione

Pellicola che resta uno dei film più emblematici e amati di Charlie Chaplin, in grado di unire in modo magistrale humor e commozione, pathos e leggerezza.

Le scene immortali di questo film continuano a essere fonte di ispirazione e di ammirazione. La “danza dei panini”, in cui Chaplin trasforma due semplici panini in ballerini, è un momento di pura magia cinematografica, esempio perfetto della sua capacità di trasformare il quotidiano in qualcosa di straordinario. Allo stesso modo, la scena della scarpa bollita, una metafora del dramma della fame, è realizzata con una delicatezza e una forza espressive che toccano il cuore dello spettatore.

Il film si apre con una sequenza impressionante: una lunga fila di cercatori d’oro che avanzano attraverso il paesaggio inospitale e innevato del Klondike, metafora visiva della lotta umana e della costante ricerca di speranza. Chaplin, con la sua unica miscela di fantasia e realtà, riesce a creare momenti di pura poesia visiva che trascendono il tempo.

La Febbre dell’Oro non è solo comicità: Chaplin affronta con sensibilità temi come la fame, la povertà e la disperazione umana. Il suo Vagabondo, con la sua comicità fisica e la sua profonda umanità, diventa un simbolo universale di resilienza e speranza, capace di far ridere e riflettere allo stesso tempo. L’aspetto tecnico del film è altrettanto rivoluzionario. La famosa sequenza della casa in bilico sul precipizio dimostra l’abilità di Chaplin nell’uso degli effetti speciali, unendo la suspense e il comico in un unico, memorabile momento cinematografico.

Il film ha anche un’intrigante storia dietro le quinte, segnata dallo scandalo legato alla gravidanza della diciassettenne Lita Grey, partner di Chaplin, che doveva interpretare il ruolo di Georgia e che venne sostituita da Georgia Hale.

Nel 1942, Chaplin rieditò il film in una versione sonora di 62 minuti, sostituendo le didascalie con la sua voce narrante.

La febbre dell’oro
La febbre dell’oro
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8.03

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