Tutto in una notte
Scheda del Film
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Recensione
Negli anni Ottanta John Landis era un Re Mida della commedia da botteghino, ma anche lui ha avuto i suoi flop. Scritto da Ron Koslow, Into the night ha avuto una realizzazione difficoltosa, se pensate che durante le riprese Landis fu costretto a comparire in tribunale per l’incidente (mortale per tre attori) occorso sul set de Ai confini della realtà. L’intenzione, non dichiarata ma evidente, era quella di realizzare una dark comedy abbastanza ambiziosa, il risultato è stato decisamente inferiore alle attese. I momenti-thriller non sono altro che episodi di cattiveria generalizzata, la comicità un insieme irregolare di gag. Il problema centrale è la totale incoerenza del tono, ma anche l’estetica del film è inappropriata. La fotografia notturna di Robert Paynter è brillante, un romantico arazzo di commensali a tarda notte e le luci dell’autostrada perpetua di Los Angeles. Anche la colonna sonora è di gran classe, scritta da Ira Newborn con brani interpretati nientemeno da B.B. King (dopo The Blues Brothers Landis aveva sviluppato un certo ascendente su una determinata comunità di artisti). Bello, certo, ma non ha niente a che fare con la storia di Ed, per il quale la notte è un momento di noia a causa della sua insonnia.
Parlando del cast, Into the night è pieno di camei. Oltre all’amico Dan Aykroyd e a un sanguinario David Bowie, Landis ha messo davanti alla macchina da presa dodici persone abituate a stare dietro, registi del calibro di Cronenberg, Lawrence Kasdan, Don Siegel e…se stesso. Ma la confusione di questo film risucchia qualsiasi buona intenzione interpretativa, a cominciare da quella dei protagonisti. Il buon Jeff Goldblum attraversa il film come uno zombie, gli occhi spenti in uno sguardo vuoto. Michelle Pfeiffer è qui ancora giovanissima, si trova in uno stato di grazia estetica che avrebbe perso quasi subito, prova anche a mostrare dei guizzi comici in un paio di situazioni in cui è chiamata a uscire da un pasticcio. Nella maggior parte delle scene, però, appare persa così come il suo collega, col quale dimostra una scarsa alchimia.