6 Giugno 2023

Succession

Succession
Genere:
Showrunner:
Stagioni:
4
Episodi:
39
Durata media episodi:
65

Sinossi: La serie segue la famiglia Roy (composta da Logan, la moglie Marcia e i quattro figli che lui ha avuto da precedenti matrimoni) che controlla uno dei più grandi conglomerati di media e intrattenimento del mondo.

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Recensione

E’ relativamente semplice scrivere un personaggio negativo in purezza, così come uno del tutto positivo. Il rischio, in questo caso, è quello di pestare gli stereotipi o di pescare nella banalità, ma con mestiere e sapienza si possono realizzare protagonisti e antagonisti di livello.

Quel che è molto più difficile è scrivere di personaggi umani, in tutta la loro spietatezza, con tutti i loro tornaconti. Perché se è vero che Succession è il più stupefacente assemblaggio di personaggi sgradevoli della storia della serialità televisiva, se è sacrosanto provare disagio nell’assistere ai loro comportamenti, lo è soprattutto perché, sotto sotto, ne riconosciamo l’estrazione umana.

Far quadrare tutto ciò, l’evoluzione dei personaggi al di fuori di un classico canovaccio tesi-antitesi, con posizioni sfumate, con il grigio che prevale sempre sul bianco e sul nero, è impresa da scrittura sopraffina. Ecco perché Succession è una grande serie: non è certo la prima saga famigliare, così come non è la prima incentrata su lotte di potere, ma la sua complessità nel tratto psicologico la pone in una categoria a sé rispetto alle varie Billions o House of Cards.

In Succession ogni personaggio ha manie, debolezze e un arco narrativo in cui questo viene descritto, esacerbato, risolto. Quello che in altre serie viene riservato ad un paio di personaggi, qui viene approfondito per tutto il cast principale. Logan è il classico patriarca, manipolatorio nei confronti dei figli, che non considera ancora pronti o all’altezza di prendere le redini dell’azienda; non vede orizzonti rosei nel futuro, la salute è cagionevole, ma non vuole mollare quella che è la sua vita. Kendall è capace, si considera “erede designato” come CEO ma con tendenze ricorrenti all’autodistruzione e alla ricerca patologica del consenso paterno. Shiv si sente migliore dei fratelli, tuttavia deve combattere con l’irrefrenabile voglia di distaccarsi da una famiglia la cui reputazione la mette a disagio con il contesto professionale (è una consulente politica) che si è costruita. Roman, al contrario, ha la sindrome del fratello minore, di quello che percepisce di non essere mai preso sul serio, con un complesso di Edipo irrisolto che mina tutte le sue relazioni sentimentali. Connor è il primogenito di Logan, un eccentrico che resta fuori dalle lotte aziendali degli altri fratelli. Tom, il fidanzato (poi marito) di Shiv, è un arrampicatore sociale che accetta ogni umiliazione pur di entrare nella famiglia Roy. Greg è il nipote del fratello di Logan, un cugino alla lontana che trova impiego alla Waystar; dovrebbe essere il “comic relief” della serie, ma in realtà è molto più scaltro di quanto voglia dare a vedere.

Con Succession HBO si conferma l’ultimo baluardo per una serialità di qualità, contro le logiche “binge & trash” di Netflix. La serie di Jesse Armstrong rispolvera un passo lento ed archi narrativi lunghi per appassionarci a quelle che solo superficialmente sono vicende “da ricconi”, ma che in realtà è la vita. Conflitto, sopraffazione, risoluzione.

Trailer

Succession
Succession
Il Verdetto
Piena di pathos, realizzata con una scrittura tagliente ed eccezionali performance recitative, "Succession" è un po' una Divina Commedia del potere e della sua disfunzione
Il parere dei lettori0 Voti
0
8.5

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