Aprile

Scheda del Film

Titolo Originale
Aprile
Paese
 France,   Italy
Casa di Produzione
Canal+, Bac Films, RAI, Sacher Film
Regia
Nanni Moretti
Producer
Nanni Moretti, Angelo Barbagallo
Sceneggiatura
Nanni Moretti
Ideatore
Cast
Nanni Moretti, Silvio Orlando, Silvia Nono, Pietro Moretti, Agata Apicella Moretti, Nuria Schoenberg, Silvia Bonucci, Quentin de Fouchécour, Renato De Maria, Daniele Luchetti, Nicola Piepoli, Corrado Stajano, Angelo Barbagallo
Durata
1 h 14 min
Data di Uscita
27 Marzo 1998
Generi
Commedia
Budget
Revenue
Sinossi
Film di famiglia e diario intimo, l'8° lungometraggio di N. Moretti comincia il 28 marzo 1994 (vittoria elettorale della destra berlusconiana), termina nell'agosto 1997 quando l'autore decide di tornare al cinema di finzione con un musical, e fa perno sul 18 aprile 1996 quando gli nasce il figlio Pietro, mentre, vinte le elezioni, il centrosinistra dell'Ulivo va al governo. È un film che dice e riferisce molto, insegna moltissimo, suggerisce poco, non racconta quasi mai. A differenza di Caro diario, il mix di privato e pubblico non è riuscito.

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Recensione

Nanni Moretti ha girato appena due film negli anni Novanta. E’ stato un periodo difficile, dal punto di vista artistico: staccarsi dalla figura di Michele Apicella e percorrere altre vie non è stata una passeggiata di salute, soprattutto in una fase in cui il regista romano ha dovuto affrontare varie vicissitudini personali.

Ecco che, “bloccato” nella produzione creativa, Moretti ha preferito dedicarsi ad una forma filmica “ibrida”, scevra da rigide scritture narrative, ma non priva del suo arguto occhio per la società. Una sorta di documentario fittizio, almeno in parte (gli americani lo chiamano mockumentary) diviso tra fatti privati e fatti pubblici.

In Aprile, il fatto privato riguarda la nascita del figlio Pietro; il fatto pubblico è la vittoria del centro-sinistra alle elezioni politiche del 1996. Moretti racconta il suo impegno nel seguire la campagna elettorale per girarne un documentario, ma in realtà il focus è molto più incentrato sugli aspetti privati della vita del regista. E’ un Moretti molto più privato che pubblico, come per tutti gli anni Novanta.

Il problema è che in Caro Diario la suddivisione in sketch seguiva un filo molto più coerente e curato. Aprile è quasi una pellicola-bozza, con un minutaggio al confine del mediometraggio, un episodio dimenticabile della filmografia morettiana nonostante ci abbia regalato una delle sue battute migliori (“D’Alema, dì qualcosa di sinistra!”)

Aprile
Aprile
Il Verdetto
Aprile è un esperimento poco riuscito di un Moretti a metà del guado della vita (e della carriera).
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